Il sentiero 350, nel tratto finale tra la base e la cima del monte San Michele, è interessato da una frana che si sta allargando sempre più. Pericolo per il transito. Lo ha comunicato il Cai. Massima allerta quando si percorrono gli itinerari.
Continua a tenere banco la questione sicurezza dopo i recenti fatti di cronaca. A tal proposito il Cai, con la sua puntuale e incessante informazione, ha fatto sapere di una frana al Sentiero 350, nel tratto finale tra la base e la cima del Molare.
Transito ovviamente che viene reso impervio dal fenomeno in questione. L’attenzione resta alta anche dopo i recenti episodi di cronaca, quando al Sentiero degli Dei un turista americano prima e finlandese poi hanno perso la vita.
La sicurezza un fattore fondamentale per l’economia del comparto. Anche l’informazione, però, gioca la sua parte. Lo ha spiegato ai microfoni della nostra redazione l’escursionista esperto Peter Hoogstaden: leggi a questo link l’approfondimento.
Chi pratica trekking in Campania probabilmente sa che questa location è una delle più incantevoli che la regione possa offrire, dal monte San Michele detto Molare in un colpo solo si possono ammirare la penisola sorrentina, il Vesuvio, il golfo di Napoli, il golfo di Salerno e i monti del Cilento
Il sentiero – Ha inizio alla salita Quisisana che si diparte dalla strada Panoramica di Castellammare di Stabia (SS145) e prosegue in direzione delle Fontane del Re, all’interno del bosco di Quisisana. Si continua su stradina pedonale passando al bivio su un ponte che conduce alla Guglia Castellano, e poco oltre si prende il sentiero in salita sulla dx.
Il sentiero sale sino ad incontrare il piccolo sito di arrampicata a quota 410, il Pizzo delle Monache e incrocia la rotabile che sale da Quisisana al Faito a quota 645. Continuando la salita, il sentiero si fa a tratti meno evidente causa folta vegetazione, passa per la sorgente dell’Acqua dei Porci, arrivando sulla cresta del M.Faito a q.1110.
Prosegue sulla linea di cresta e, prima della salita per il Santuario di S.Michele, ridiscende continuando sull’evidente viale che segue l’acquedotto, sino ad imboccare la via Nuova Monte Faito.
Ad un tornante poco oltre lascia la strada per dirigersi verso uno spiazzo pietroso utilizzato come parcheggio e base di partenza per il Molare.
Si imbocca il sentiero dapprima in discesa, oltrepassando la sorgente delle Scorchie e successivamente in progressiva salita, dove si sovrappone al 300 passando per l’Acqua Santa. Al bivio del sentiero 300 tra Molare e Conocchia, il nostro sentiero lascia l’Alta via per dirigersi verso la base del M. S.Michele (Molare), la cima più alta dei M.Lattari.
Dal pianoro alla base del Molare sul versante Sud, si prosegue per un sentierino che si inerpica impervio (attenzione ad un gradino esposto all’inizio) sino alla cima.