Il “modello Fisciano” con una lunga fermata longitudinale, ampliando quella già esistente, da cui partono i bus per Ravello e Scala, per riorganizzare il capolinea di Amalfi in Piazza Flavio Gioia; la delocalizzazione degli stalli di sosta dei bus in altre aree del comune di Amalfi. Queste alcune delle principali proposte lanciata dalla Cgil e dalla Filt, nel corso della conferenza stampa congiunta tenutasi questa mattina presso la sede provinciale del sindacato in via Francesco Manzo a Salerno.

Proposte ma anche criticità su cui fare luce quelle evidenziate nel corso dell’incontro di stamani, tutte strettamente connesse tra loro, dalla delocalizzazione dello stazionamento dei bus di linea a quello delle fermate extra-urbane soppresse da Anas, poi ripristinate ma ancora “a rischio” e, non ultima, quella della sicurezza complessiva dei lavoratori dell’azienda in vista di una nuova stagione turistica da tutto esaurito, per giunta con le vie del mare depotenziate a causa del nuovo regolamento per gli accosti della Capitaneria di Porto.

Torna a tenere banco, infatti, la questione della delocalizzazione del capolinea degli autobus Sita Sud nella città capofila della Divina, fortemente voluta e da tempo preannunciata dall’amministrazione comunale di Amalfi, iniziata operativamente già a partire dal 1 Gennaio, quando sei stalli su dodici originariamente presenti in piazza Flavio Gioia sono stati rimossi. Atto, quest’ultimo, da cui era scaturita la levata di scudi di Sita Sud e dei sindacati, cui aveva fatto seguito la convocazione di un tavolo tecnico in Prefettura lo scorso 9 Gennaio. Ora i rappresentanti sindacali puntano a portare la questione all’attenzione della Regione. Ma si punta a dare una soluzione anche alla vicenda delle fermate extra-urbane, attenzionata nel corso dell’incontro di stamani.

Siamo qui perché riteniamo obbligatorio tenere accesi i riflettori su sicurezza dei lavori e mobilità degli utenti, due tematiche che viaggiano sullo stesso binario – ha commentato il segretario della Filt Cgil Gerardo Arpino – Lo stravolgimento dell’area di sosta autobus nel Comune di Amalfi ci ha messo in allarme. Abbiamo scritto all’ente comunale ma anche al presidente della Conferenza per chiedere di intervenire. Dal tavolo in Prefettura è emersa la necessità di concordare un nuovo incontro con la Regione, la soluzione potrebbe essere quella di dislocare le aree di sosta. Ampliare l’area di fermata per Ravello su modello Fisciano potrebbe essere un’ipotesi possibile per far salire e scendere in sicurezza gli utenti. Gli unici che possono farlo, garantendo il servizio di trasporto pubblico all’utenza specie in condizioni di mare mosso, quando le vie del mare non sono fruibili, sono proprio i lavoratori di Sita Sud“.

E’ proprio, infatti, la gestione dei flussi di utenti, ad essere particolarmente preoccupante per i rappresentanti sindacali, specie in vista della crescita dei flussi contestuale all’avvio della stagione turistica.  Una situazione, quest’ultima, ulteriormente aggravata dal depotenziamento delle vie del mare legato al nuovo regolamento accosti, che potrebbe portare con sè una riduzione drastica, stimata anche fino al 50%, delle corse.

Siamo in una situazione difficile nell’effettuare il servizio, non riusciamo a trovare una risposta nei comportamenti di istituzioni ed azienda. Siamo in prima linea a gestire una situazione che è già drammatica a febbraio – il commento dell’RSA della Cgil Luca Baravoglia – Già domenica abbiamo avuto problemi di sosta. Abbiamo problematiche legate alla morfologia del territorio che sono difficilmente gestibili già di per sè. Quando arriveremo a una fermata, con le nuove restrizioni vigenti, ci troveremo a gestire in prima linea difficoltà di chi non è seduto al volante dovendo affrontare lo stress di una strada difficilissima da percorrere. Abbiamo un modello per gestire i flussi di autobus e di utenti, ci sarebbe la possibilità di perseguirlo. Speriamo che gli attori in campo ci diano la possibilità di realizzarlo, anche se da questo punto di vista non siamo particolarmente ottimisti“.

Bisogna accendere i riflettori sulle annose problematiche dei trasporti in Costiera Amalfitana e, in particolare, sulla delocalizzazione dello stazionamento di Amalfi e sollecitare le parti coinvolte ad individuare una soluzione – ha aggiunto il segretario generale della Cgil Antonio Apadula – Le restrizioni penalizzano i pendolari e la cittadinanza, riguardano un aspetto importante che è la sicurezza dettata dalla morfologia del territorio“.