Sarà restituito al grande pubblico di turisti, visitatori e appassionati di archeologia il grande mosaico pavimentale presente nella Villa Romana di Maiori, all’interno della sala triclinio-ninfeo.

Un evento davvero importante per il sito archeologico della Costa d’Amalfi, che sarà celebrato in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, giovedì 14 Marzo.

Nel pomeriggio, a partire dalle 16, il mosaico verrà, infatti restituito alla fruizione: finora oscurato da uno strato di detriti, micro-vegetazione e muschi sedimentati nel tempo.

La pulitura è stata compiuta nell’ambito delle attività propedeutiche alla progettazione del grande intervento di restauro e valorizzazione della Villa romana attualmente in corso.

La Giornata del Paesaggio, promossa dalla direzione regionale dei musei della Campania in collaborazione con la Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, rappresenterà anche l’occasione per raccontare il percorso dell’intervento di restauro articolato in varie fasi.

All’incontro interverranno il direttore regionale del sistema museale campano Marta Ragozzino, la Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino Raffaella Bonaudo e il primo cittadino di Minori Andrea Reale.

L’amministrazione comunale della città del Gusto ha, infatti, da sempre promosso la valorizzazione del sito archeologico della Villa Romana.

Il mosaico

Il mosaico del ninfeo di Minori, che raffigura una scena di caccia e un corteo (tiaso) marino di Nereidi e creature mitologiche del mare, rappresenta il dialogo costante fra natura e artificio che caratterizzava l’arte romana.

La sala triclinio-ninfeo, con il prezioso mosaico, definiva il paesaggio marittimo della Villa romana di Minori tramite l’arco monumentale che fu aperto nella facciata del livello inferiore, rivolta verso il mare ed arricchita di nicchie che contenevano, probabilmente, scenografici giochi d’acqua.

La villa, infatti, affacciava direttamente sul mare, a testimonianza di quanto la linea di costa fosse decisamente più arretrata di quanto non lo sia oggi.

Il complesso residenziale veniva poi ulteriormente impreziosito dalle suggestioni illusionistiche dei riflessi
generati dalle acque della grande vasca realizzata nella facciata a mare e della piscina (natatio), all’interno
del giardino (viridarium) porticato.

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