Il canto dei battenti diviene protagonista di un itinerario virtuale: è il frutto della nuova iniziativa del Comune di Minori, in collaborazione con l’Arciconfraternita del Ss. Sacramento.

Con l’apposizione di piastrelle ceramiche nei punti corrispondenti alle tappe del percorso processionale che attraversa le vie della città il giovedì ed il venerdì santo, scansionando il QRcode sul proprio cellulare, il visitatore potrà ascoltare una delle “parti”, nelle due diverse tonalità, e – in corrispondenza delle chiese parrocchiali di S. Michele in Torre, S. Gennaro in Villa Amena e S. Trofimena – le Invocazioni alla Madonna e lo struggente Pianto di Maria, così da poter rivivere idealmente i due momenti cardine della Settimana Santa a Minori.

Il canto dei Battenti è il tesoro spirituale più prezioso dell’ Antica Rheginna Minor: frutto di un sentire religioso d’altri tempi, è eco di un passato che nel presente vivifica il rapporto con il trascendente e definisce i connotati distintivi di una comunità che cammina nel tempo, lasciando in esso una traccia di sé.

Si tratta delle tracce audio registrate in occasione della pubblicazione del libro Sul Golgota a spirar. Canti penitenziali della Settimana Santa a Minori (P. Scialò-F. Seller, ed. Squilibri, 2018) e raccolte nei due audio-CD allegati al volume.

Tale iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo erogato dalla Regione Campania in occasione del Festival “Animaverso”: un progetto volto a rintracciare e promuovere i luoghi dell’anima dei cinque comuni coinvolti, presentato – proprio a Minori – sabato 9 aprile 2022, nel corso della tavola rotonda celebrata presso l’Arciconfraternita del Ss. Sacramento, “La Passione tra ritualità e contemporaneità”.

Nel pannellino ceramico figurano anche il titolo dell’iniziativa, L’incanto dei Battenti, con gli stemmi degli enti coinvolti ed un pregevole ritratto di battente anziano realizzato da Giacomo Palladino, autore del pannello ceramico che adorna il cortile d’ingresso dell’Arciconfraternita. Un’iniziativa, questa, che – dopo le numerose pubblicazioni scientifiche, il riconoscimento di Patrimonio storico-culturale della Città dal Comune di Minori e la definizione di Bene demo-etno-antropologico immateriale protetto e tutelato dal MiC – è volta alla valorizzazione di una gemma preziosa, tratto peculiare dell’identità del popolo.