Fronteggiare la delicata situazione in cui versa l’agricoltura in Costiera Amalfitana, progettandone il suo futuro attraverso la messa in atto di politiche di microcredito. Questa la proposta lanciata dal coordinamento di Italia Viva in Costiera Amalfitana nel corso del convegno tenutosi lo scorso venerdì alla presenza dell’assessore all’agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo.
“La proposta lanciata il 23 febbraio 2024 a Ravello da Italia Viva Costa d’Amalfi ha toccato vari aspetti per poi dare un’idea sulla visione di agricoltura per il futuro“, si legge in una nota del coordinamento.
La situazione attuale delle coltivazioni impone alla politica di trovare soluzioni tramite norme che tengano fede alle esigenze del territorio.
In primis, c’è una situazione di vero e proprio abbandono da fronteggiare: “Pensare l’agricoltura come forma di protezione civile del territorio, come difesa da emergenze equiparate alle alluvioni e terremoti. Quindi dotare l’agricoltura di fondi speciali ed emergenziali“.
Ma per i membri del coordinamento di Italia Viva in Costa d’Amalfi occorre pensare all’agricoltura anche in ottica di lavori pubblici: “Il crollo delle macere adiacenti alle principali vie stradali crea danni alla mobilità, rendendo difficile i flussi turistici fondamentali per l’economia del territorio“.
Non bisogna, poi, dimenticare un altro aspetto importante: il sostegno all’agricoltura da fondi per il turismo: “Il mercato turistico della Costiera Amalfitana potrebbe attuare un commercio di prodotti locali tramite le strutture alberghiere e ristorative presenti sul territorio“.
Il tutto nell’ottica di una sburocratizzazione: “Usare l’agricoltura come argomento per sensibilizzare il parlamento nazionale per predisporre una legge quadro per rendere più chiari gli elementi discrezionali che portano i territori, anche della stessa provincia, ad avere forme di intervento diverse“.
Proprio sulla base di queste premesse, il coordinamento di Italia Viva Costa d’Amalfi si propone una politica fatta di proposte per il territorio. Questo “prevede una cabina di regia della regione in modo da diminuire la burocrazia per i proprietari terrieri che potranno vedersi assegnati dalla stessa beni strumentali per incentivare la ripresa dell’agricoltura“.
I rappresentanti in regione del gruppo consiliare, insieme all’assessore alle Politiche Agricole presenteranno una proposta in tal senso.