Il Mercante in Fiera è sicuramente tra i giochi classici del Natale, delle riunioni familiari e delle serate con gli amici.

Si tratta di un gioco di carte che ha come scopo quello di guadagnare più degli altri giocatori attraverso lo scambio delle carte e trasformando quindi il giocatore in un vero e proprio mercante.

Il Mercante in Fiera: storia del gioco

Il gioco del Mercante in Fiera risale al 1500 quando Geronimo Bambarara, uno straccivendolo di Venezia, vendeva biglietti per pochi soldi, con estrazione finale di un premio.

È a metà del 1700 che risalgono le prime citazioni scritte di questo gioco. Ne parla persino Mozart in una delle sue lettere indirizzate alla famiglia dalla città di Milano. Alla seconda metà dell’ottocento, invece, risalgono le carte del mercante in fiera così come le conosciamo oggi.

Il Mercante in Fiera: regole del gioco

Il gioco si presenta molto semplicemente con una scatola di piccole dimensioni contenente due mazzi di 40 carte ciascuno, identici nei disegni ma con dorso di colore differente (blu e rosso) per distinguerle.

Sono presenti delle figure particolari: la gondola, il bersagliere, il lattante, la pagoda ecc. Non esiste un numero minimo di giocatori, ma quanto più il numero è maggiore tanto più si fa divertente il gioco.

Uno dei giocatori assume il ruolo del cosiddetto Mercante o Banditore. Questa figura ha il compito di gestire il gioco e condurre l’asta per vendere le carte agli altri partecipanti. Gli altri giocatori seguiranno le indicazioni del mercante e acquisteranno le carte messe all’asta, cercando di fare un buon affare.

Utilizzando uno solo dei due mazzi (ad esempio quello rosso) il Mercante distribuisce due o tre carte a sé stesso e ad ogni giocatore. Il numero delle carte distribuite dipende da quello dei partecipanti. L’importante è che, in questa fase, buona parte del mazzo resti in mano al Mercante.

Ogni giocatore, ricevute le carte, può tenerle coperte o scoperte davanti a sé. A questo punto può partire l’asta, uno dei momenti più avvincenti del gioco, soprattutto se il Banditore ha un fare carismatico e divertente.

L’inizio dell’asta

L’asta, infatti, è al buio. Questo significa che i giocatori non sanno quante carte sono state messe all’asta dal Banditore, che le tiene nascoste alla vista degli altri.

Ogni giocatore fa la propria offerta finché non si conclude l’asta per ogni lotto di carte. Ci saranno quindi giocatori che otterranno molte carte per pochi spiccioli e chi sarà meno fortunato perché ad un prezzo alto si ritroverà con una o due carte.

Per rendere l’asta ancora più stimolante il Mercante può inserire le carte all’interno della scatola stessa del gioco agitandola sotto il tavolo produrrà un rumore che può far capire la quantità di carte ai partecipanti.

Non sempre però la stima che viene fatta sarà corretta e anche in questo caso ci si può trovare con pochissime carte.

Altri sistemi per rendere l’asta più divertente possono essere indovinelli o giochi di bravura. Il Mercante dovrà cercare di alzare il più possibile la posta per realizzare premi appetibili. La cifra raccolta, infatti, andrà a costituire i premi finali.

Cosa accade dopo l’asta

Al termine, ovvero quando sono terminate le carte del mazzo scelto per l’asta, nel nostro caso il rosso, ciascun giocatore si ritroverà con una serie di carte che potrà tenere scoperte davanti a sé.

Al centro del tavolo vengono posizionate 3-6 carte del mazzo blu, i premi finali, che variano a seconda di quanti se ne vogliono realizzare e in base al valore che si vuole attribuire a ciascun premio.

A questo punto il Mercante comincia a scoprire le restanti carte del mazzo blu una ad una per aumentare la suspense.

Per ogni carta scoperta ce ne sarà una uguale tra quelle dei giocatori, che dovranno restituirla. Man mano ogni giocatore vedrà diminuire sempre più la quantità di carte davanti a sé.

In questa fase il Mercante per animare il gioco può aprire le cosiddette trattative, una serie di piccole aste che consentiranno ai giocatori di comprare o scambiarsi le carte l’un l’altro.

È una fase divertente perché ciascun giocatore, soprattutto se è esperto, ha delle carte alle quali è particolarmente affezionato o che, per un motivo o per un altro, pensa che potrebbero portargli fortuna, per questo tenterà di comprarle o di ottenerle con uno scambio.

Nel contempo ci sarà qualche altro giocatore che desidera disfarsi di qualche carta indesiderata e quindi cercherà di venderla o scambiarla.

A questo punto, quindi, il Mercante si fa da parte e sono i giocatori ad interagire di più instaurando questo scambio di carte e battute per convincere gli altri a cederle.

Man mano che si avvicina la fine del gioco e che vengono scoperte le carte blu qualche giocatore potrebbe restare fuori perché non è in possesso di nessuna carta vincitrice.

Le ultime carte rimaste sul tavolo saranno quelle vincitrici dei premi e come sempre spetterà al Mercante scoprirle una alla volta, partendo dal premio più piccolo.