Matilde Gioli è Giulia Giordano nella serie televisiva Doc – Nelle tue mani. Dopo il grande successo e l’amore ricevuto durante la prima stagione, torna più in forma che mai anche nella seconda e l’attrice rivela di esserne stata entusiasta. Pochi giorni fa ha fatto anche una rivelazione. Scopriamo di cosa si tratta.

Matilde Gioli nei panni della dottoressa Giulia Giordano in Doc2

La Gioli in molte interviste ha svelato alcuni retroscena riguardanti il telefilm. Si tratta per lo più di soddisfare le varie curiosità dei più appassionati che, puntata dopo puntata, hanno dimostrato affetto e fedeltà. Donna Moderna l’ha intervistata circa il percorso che ha dovuto affrontare prima delle riprese. L’attrice ha dichiarato di aver trascorso numerose giornate, insieme al collega Luca Argentero, presso le corsie della Medicina interna di un noto ospedale di Roma.

Sono stati accanto ai medici, infermieri e al Primario durante il giro di visite come se fossero degli studenti o tirocinanti. Ovviamente, tutto dietro al consenso dei pazienti. La Gioli ha anche detto di essersi sentita emozionata per questa esperienza in quanto, anni fa, aveva partecipato ai test d’ingresso annuali per entrare nell’Università di medicina. Non riuscendo a superarli, rimane comunque una sua grande passione.

La rivelazione di Matilde Gioli sul retroscena di Doc – Nelle tue mani

Come accennato poco fa, Matilde Gioli ha da sempre un grande interesse per la medicina. Ancora prima di diventare un’attrice ha cercato di superare i test di ammissione per entrare nella facoltà. Purtroppo però, tutte le volte hanno avuto esito negativo. Questa esperienza le ha suscitato emozione ed entusiasmo e ha raccontato un po’ come si sono svolte le vicende.

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A differenza del suo collega Luca Argentero, lei ha potuto godersi maggiormente questi momenti anche perché non veniva riconosciuta come nel caso di Luca. Attraversare le corsie dell’ospedale con indosso il camice è stata un’emozione incredibile e si è resa conto di quanto ha perso non riuscendo a studiare.

Racconta anche che tale percorso è servito a tutti per capire esattamente cosa vuol dire stare dalla parte di un medico e cosa comporta tale professione. A differenza di altri film, Doc – Nelle tue mani ha cercato di rappresentare la realtà ed è solo in questo modo che hanno raggiunto l’obiettivo.

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Torniamo ora alla rivalzione che avrebbe fatto Matilde. Ricorda infatti, forse un po’ divertita, di essersi goduta appieno questa esperienza perché non veniva riconosciuta da nessuno. Ma non si può dire la stessa cosa per il suo amico e collega Luca Argentero. Ogni passo che effettuava all’interno del policlinico veniva fermato e “assillato” da tutte le donne presenti. Erano le pazienti a “venerarlo”? No, era proprio il personale medico, conclude ridendo.