Il film Mascarìa racconta una storia avvincente di coraggio, giustizia e vendetta nel contesto della lotta contro la mafia in Sicilia. Al centro della trama ci sono due figure chiave: Pietro Ferrara, un costruttore siciliano che decide di denunciare i suoi aguzzini mafiosi, e l’avvocato Baldani, che lo difende con determinazione e abilità. Questo articolo esplora la vera storia dietro questi personaggi e le loro controparti reali, Giacomo Rizzo e l’avvocato che lo ha sostenuto nella sua lotta.

Pietro Ferrara e la denuncia contro la mafia

Pietro Ferrara, il protagonista del film Mascarìa, è un costruttore siciliano che vive sotto la costante minaccia della mafia. Costretto a pagare il pizzo per poter lavorare, un giorno trova il coraggio di ribellarsi e denunciare i mafiosi che lo ricattavano. Questo atto di coraggio porta all’arresto e alla condanna dei suoi oppressori, segnando una vittoria significativa contro la criminalità organizzata.

Tuttavia, la vendetta della mafia non tarda ad arrivare. Gaetano Rizzo, il capomafia che conosce Pietro fin dall’infanzia, decide di vendicarsi accusandolo falsamente di essere suo complice. Pietro si trova così mascariato, cioè calunniato, e viene incredibilmente rinviato a giudizio per associazione mafiosa. Da accusatore, Pietro diventa imputato e deve difendersi per proteggere se stesso, i suoi dipendenti e la sua famiglia.

La figura reale dietro Pietro Ferrara: Giacomo Rizzo

Il personaggio di Pietro Ferrara è ispirato a storie vere di imprenditori siciliani che hanno avuto il coraggio di denunciare i loro estorsori mafiosi. Una delle figure più rappresentative è quella di Giacomo Rizzo, un imprenditore edile che ha affrontato una situazione simile a quella narrata nel film.

Giacomo Rizzo, come Pietro Ferrara, ha denunciato i mafiosi che lo ricattavano, portando alla loro arresto e condanna. La sua azione coraggiosa ha avuto conseguenze devastanti. La mafia ha reagito con calunnie e vendette, cercando di distruggere la sua reputazione e la sua attività. Giacomo è stato accusato falsamente di avere legami con la mafia, trovandosi così in una posizione estremamente difficile e pericolosa.

L’avvocato Baldani: il difensore nella realtà

Nel film, l’avvocato Baldani, interpretato da Fortunato Cerlino, è un esperto in processi di mafia che difende Pietro con grande dedizione. Baldani diventa una figura fondamentale per Pietro, offrendo non solo supporto legale ma anche morale, ridefinendo continuamente la strategia difensiva per contrastare le accuse mafiose.

Nella realtà, Giacomo Rizzo ha avuto il sostegno di un avvocato determinato a dimostrare la sua innocenza. Il nome reale dell’avvocato non è stato reso pubblico nei dettagli della storia di Rizzo, ma è chiaro che senza l’aiuto di un difensore esperto e risoluto, Rizzo avrebbe avuto ancora più difficoltà a contrastare le false accuse mosse contro di lui.

Le ripercussioni familiari

Le difficoltà legali di Pietro Ferrara si riflettono pesantemente sulla sua famiglia. La moglie Mimma, interpretata da Manuela Ventura, rappresenta il pilastro della famiglia, sostenendo Pietro nonostante le avversità. Anche Riccardo, il figlio maggiore, inizialmente ignaro dei problemi del padre, scopre la verità e decide di sostenere Pietro, prendendo in mano l’azienda di famiglia e affrontando le difficoltà poste dal sistema giudiziario.

Questa dinamica familiare è tipica delle storie reali di lotta contro la mafia, dove il coraggio di denunciare può avere ripercussioni su tutta la famiglia, costretta a vivere sotto la costante minaccia e a lottare per la propria sopravvivenza.