L’attore scoperto da Sergio Leone nei suoi Spaghetti Western, Clint Eastwood, non smette di stupire. Attore di rilievo è anche uno splendido sceneggiatore e un regista come ne esistono pochi. Le sue pellicole hanno destato curiosità e lo stile della fotografia lo stanno rendendo un immortale del cinema.

Il suo ultimo film, diretto e interpretato, è Il corriere – The Mule. Una storia che tocca dei temi sensibili, come la necessità di lavorare, le delusioni e purtroppo le difficoltà economiche. Pensate che sia vera?

Il magico tocco di Clint Eastwood

Prima di rispondere alla domanda se Il corriere – The Mule sia tratto da una storia vera, cerchiamo di identificare quale sia la trama. Il protagonista si chiama Earl ed è un reduce di guerra. Ha 80 anni e fa il contadino. Trascorrono 10 anni, in cui l’uomo si è dedicato totalmente al suo lavoro. Ora ha 90 anni e con un pignoramento in atto.

Earl decide di andare a trovare la sua nipotina che a breve si deve sposare. Quest’ultima lo incolpa di essere venuto solo perché ha bisogno di soldi. Un amico del futuro sposo della nipote convince l’uomo a diventare un corriere per trasporto merce. Earl accetta, senza interessarsi di quel che trasporta. Si ritrova a dover cambiare strada perché deve andare dalla sua ex moglie malata. Nel film la donna si chiama Mary Stone, ma in realtà il nome e Ann Sharp, prese poi il cognome dal marito. I rapporti, nella vita vera, non erano idilliaci. Comunque non è morta, è viva e vegeta.

Interviene il “cartello”. La merce che Earl stava trasportando era droga che non è stata consegnata in tempo. Gli viene data una seconda possibilità, ma decide di costituirsi. In galera torna alla sua passione, cioè fare l’agricoltore.

Ovviamente noi abbiamo riassunto, ma ci sono realmente tante scene crude e violente, alcune molto emozionanti ed altre drammatiche.

Storia vera? A quanto pare sì!

La trama della pellicola di Il corriere – The Mule è una storia vera. Venuta a “galla” da un giornalista, Sam Dolnick, che ha stampato l’articolo sul The New York Times.

Proprio il giornalista si è appassionato al processo di Leo Sharp, che sarebbe Earl nel film di Clint Eastwood. Vedere un uomo così anziano, un reduce di guerra rispettabile, che diventa un corriere della droga, fa notizia.

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Intervistato in modo privato, Sharp, ha parlato della sua vita e di come siano cambiate tante cose. Ha avuto 3 figli, ma non era in buoni rapporti con loro, come non lo era con la moglie, Ann Sharp. La donna lo accusava continuamente di non essersi mai occupato seriamente della famiglia.

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Ad un certo punto è arrivato a fare i conti con tutti i suoi sbagli e questo lo ha portato a decidere di fare una scelta giusta, cioè costituirsi. Da questo articolo è nato poi il film Il corriere – The Mule.

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