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Il 28 dicembre in prima serata su Rai 1 sarà trasmesso il ritorno di Mary Poppins. Ma chi è Michael Banks? Uno sguardo alla vera storia.
Il 1964 segna l’inizio di un’icona cinematografica che continua a incantare generazioni: Mary Poppins. Nel ruolo di Michael Banks, l’indimenticabile bambino che incantò il pubblico con la sua innocenza, troviamo Matthew Garber, un talento emergente scelto dalla Disney per portare vita al personaggio.
Nato in una famiglia di attori a Londra, Garber aveva già fatto un’apparizione nel mondo Disney nel film “Le tre vite della gatta Tomasina” prima di intraprendere il ruolo di Michael.
La sua interpretazione convincente e le buffe espressioni catturarono l’attenzione del padre di Karen Dotrice, sua futura collega in Mary Poppins. Proprio grazie a questa segnalazione, Garber divenne il volto di Michael Banks, il bambino portato sui tetti di Londra dalla sua tata magica e dallo spazzacamino filosofo.
Dopo il trionfo di Mary Poppins, la Disney mise sotto contratto Garber per un altro film, “La gnomo mobile” (1967), ancora affiancato da Karen Dotrice e diretto da Robert Stevenson. Tuttavia, nonostante il successo, la carriera di Garber prese una svolta inattesa quando, alla fine degli anni Sessanta, decise di ritirarsi dal mondo del cinema.
Il destino tragico di Matthew Garber si svela durante un viaggio in India nel 1977. Contrasse l‘epatite, probabilmente mangiando carne non lavata correttamente, e continuò il viaggio ignorando i sintomi. Quando il padre tentò di riportarlo in Inghilterra, l’infezione aveva già colpito il pancreas, portando alla sua prematura morte il 13 giugno dello stesso anno, all’età di soli 21 anni.
Oggi, Matthew Garber riposa al East Finchley Cemetery di Londra, vicino ai luoghi dove, per un breve periodo, aveva vissuto la felicità interpretando Michael Banks. La sua storia è un’eco struggente di un talento promettente spezzato troppo presto, un ricordo di un’infanzia luminosa e di un successo che si trasformò in una tragedia personale.
Mary Poppins rimane un capolavoro intramontabile, ma dietro il suo splendore si cela la storia dolorosa di un bambino che, nonostante la magia sullo schermo, non riuscì mai a diventare adulto, segnando la fine di un’innocenza e l’inizio di una leggenda che vive nella memoria di chi l’ha amato.
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