Il Costa d’Amalfi Fiorduva tra le eccellenze campane premiate dal Gambero Rosso. Il prodotto in Guida Vini d’Italia nel 2023. Il gradito riconoscimento per l’amalfitana Marisa Cuomo.

Un premio ambito dai viticoltori di tutta Italia. Parliamo del Tre Bicchieri, gratificazione che viene conferita alle etichette che si sono distinte in una determinata annata. E la Costiera Amalfitana, custode di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto, è ben rappresentata nella Guida Vini d’Italia.

Parliamo del Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2021, etichetta di pregio della cantina di Marisa Cuomo. L’amalfitana figura tra i premiati delle batterie di assaggio per il volume Vini d’Italia, realizzata annualmente dal Gambero Rosso.

Tre Bicchieri 2023: i migliori vini della Campania

Aglianico del Taburno 2018

Fontanavecchia

Campi Flegrei Falanghina 2020

Contrada Salandra

Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2021

Marisa Cuomo

Falanghina del Sannio Janare Anima Lavica 2021

La Guardiense – Janare

Falanghina del Sannio Lazzarella 2021

Vigne Sannite

Falanghina del Sannio Svelato 2021

Terre Stregate

Fiano di Avellino 2021

Tenuta Scuotto

Fiano di Avellino Alessandra Ris. 2013

Di Meo

Fiano di Avellino Bacio delle Tortore 2021

Passo delle Tortore

Fiano di Avellino Pietramara 2021

I Favati

Fiano di Avellino Tognano Ris. 2019

Rocca del Principe

Fiano di Avellino Ventidue 2020

Villa Raiano

Greco 2020

Pietracupa

Greco di Tufo Aletheia 2021

Donnachiara

Montevetrano 2020

Montevetrano

Morrone Pallagrello Bianco 2020

Alois

Pian di Stio 2021

San Salvatore 1988

Taurasi 2018

Feudi di San Gregorio

Vesuvio Bianco Contradae 61 37 2020

Casa Setaro

Zagreo 2020

I Cacciagalli

Per Marisa Cuomo, imprenditrice di Furore, si tratta del secondo importante traguardo nel giro di un mese.

Lo scorso 2 settembre, nel giorno del Capodanno Bizantino, Amalfi ha incoronato Marisa Cuomo, insignita ieri del titolo di «Magistra di Civiltà Amalfitana». È stata la seconda donna in assoluto a ricevere il riconoscimento che quest’anno è stato intitolato a Giovanni Punzo. Poi la dedica: «Voglio condividere questo riconoscimento con i tanti contadini spericolati che lavorano in fazzoletti di terra strappati alla roccia e coltivati con amore antico, sentinelle contro il dissesto e l’abbandono».

 

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