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Amalfi. Dopo la revoca della concessione demaniale il Comune ordina la restituzione dell’area a tre stabilimenti balneari

Amalfi

Restituzione e consegna dell’area demaniale occupata sine titulo dopo la revoca della concessione: è quanto ingiunto dal Comune di Amalfi, con tre ordinanze “gemelle”, a tre storici stabilimenti balneari della città, corredati di attività di somministrazione e ristorazione.

La concessione demaniale marittima, rilasciata dall’ente municipale nel 2008, era decaduta in seguito al verdetto della quarta sezione del Consiglio di Stato, intervenuto sulla vicenda nell’aprile dello scorso anno su appello di parte contro le decisioni del Tar del 2017, poi respinto, confermando l’ordinanza di demolizione per la presenza di presunti abusi nelle tre storiche strutture.

La vicenda aveva avuto inizio nel 2014, quando furono emanate le rispettive ordinanze di demolizione delle strutture da parte dell’ente municipale. In un primo momento il Tribunale Amministrativo della Campania dispose la sospensione cautelare delle stesse. Tre anni dopo la decisione di merito.

La sentenza del Consiglio di Stato aveva già intimato la demolizione delle strutture ed il ripristino dello stato dei luoghi, ma solo dopo il 31 dicembre del 2023, data di scadenza delle concessioni demaniali che erano state più volte nel corso degli anni oggetto di rinnovo.

Contro l’ordinanza comunale, che individua nel 22 febbraio la data inderogabile dell’accesso per la consegna materiale delle strutture, è possibile ricorrere al Tar: è proprio quanto faranno i proprietari delle tre strutture a fronte delle rispettive ordinanze, proponendo istanza di sospensione cautelare per tutelare l’operatività delle strutture destinatarie del dispositivo.

 

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