Siamo tutti in attesa del finale di stagione di Mare fuori 2, che andrà in onda questa sera, mercoledì 22 dicembre, su Rai 2.
La serie tv ha ottenuto ascolti eccellenti e riscontri molto positivi sui social, oltre a essere seguitissima su RaiPlay, con 1 milione e mezzo di telespettatori.
Gli ideatori della serie e la produzione, tenendo conto di questi ottimi risultati, starebbero già pensando alla programmazione di Mare fuori 3.
Pare che Cristiana Farina e Maurizio Careddu, creatori della fiction, stiano già lavorando alle nuove vicende.
La produzione, invece, sarebbe alla ricerca di personaggi nuovi nel territorio partenopeo, da proporre accanto a quelli già noti.
Ovviamente, dovremo attendere l’ultima puntata per sapere chi rimarrà in vita.
Resta da confermare chi si occuperà della regia e l’inizio delle riprese nella primavera 2022.
Il parere di Valentina Romani (Naditza)
Anche Valentina Romani, l’attrice che interpreta Naditza, spera nella realizzazione della terza stagione di Mare fuori, affermando che c’è ancora molto da raccontare.
La giovane attrice continua dicendo che la fiction lancia un messaggio di speranza.
Il titolo “Mare fuori”, indica che fuori il mare esiste e, di conseguenza, esiste la speranza.
Si tratta di un messaggio educativo nei confronti di quei ragazzi che hanno bisogno di aiuto per inserirsi in modo migliore nella società.
La serie coinvolge diversi generi, parlando ai giovani e infondendo una certa malinconia negli adulti.
I ragazzi rinchiusi nell’Istituto di Pena Minorile hanno vissuti familiari molto difficili e provengono da un contesto che non hanno scelto, ma dal quale non riescono a staccarsi.
Alcuni di loro hanno fatto scelte errate, per necessità, altri pagano per reati non commessi.
Ad aiutare i ragazzi nel loro percorso di recupero ci sono la direttrice Paola Vinci, interpretata da Carolina Crescentini, il comandante di polizia penitenziaria Massimo Esposito (Carmine Recano) e l’educatore Beppe Romano (Vincenzo Ferrera).
Tutti faranno del loro meglio per offrire una seconda opportunità ai giovani detenuti e per far capire loro che esiste una via di uscita.
