Manuel Cientanni sarebbe morto sul colpo. E’ quanto emerge dall’autopsia eseguita ieri mattina all’ospedale Fucito di Mercato San Serverino dal prof. Orazio Cascio di Catania e dall’anatomopatologo Luigi Agozzino, alla presenza del consulente di parte nominato dalla famiglia Cientanni, il dottor Fernando Chiumiento, sul corpo del 29enne residente a Pontecagnano Faiano, scomparso in mare in Costiera Amalfitana il 14 Agosto.
Come scrive il quotidiano La Città, in un pezzo a firma di Salvatore Serio, la causa del decesso potrebbe essere riconducibile ad una frattura al cranio, sulla parte sinistra della tempia. Bisognerà ora attendere le analisi istologiche: queste, infatti, chiariranno se l’evidente frattura alla tempia, che era già emersa nel corso dell’esame esterno compiuto sulla salma subito dopo il suo recupero, sia legata ad un colpo al motore o al natante stesso.
Smentita, dunque, l’ipotesi diffusa specie nei giorni immediatamente successivi il decesso del 29enne, secondo cui sarebbe stato l’impatto con le eliche a provocare il ferimento e la morte del ragazzo.
C’è un elemento che indicherebbe che Manuel sia morto subito prima di cadere nelle acque della Costiera: l’assenza di acqua nei polmoni, che altrimenti sarebbe stata presente nel caso la dinamica fosse stata diversa.
Scongiurata, in ogni caso, l’ipotesi di una lite, così come di qualsiasi segno di violenza.
Terminato l’esame autoptico, la salma, martoriata e consumata dalla lunga permanenza in mare, è stata riconsegnata ai familiari: nel pomeriggio di oggi, alle 15,30 nella chiesa dell’Immacolata di Pontecagnano Faiano, si terranno i funerali del ragazzo. Al termine della funzione la salma sarà trasferita a Montecorvino Pugliano per la cremazione.
Restano al momento tre gli indagati per il decesso del ragazzo: ad essere raggiunti da un avviso di garanzia sono stati, infatti, i due giovani che erano con lui al momento dell’incidente ed il noleggiatore dell’imbarcazione, con l’accusa di omicidio colposo ed omissione di soccorso.