Sono indagati i due amici ed il noleggiatore della barca per la morte di Manuel Cientanni, il cui cadavere è stato ritrovato 48 giorni dopo l’incidente del 14 Agosto nel mare di Cetara. Lo si legge sul quotidiano “La Città”.
Le loro versioni della tragica vicenda, infatti, non collimerebbero. E, del resto, il momento per la magistratura, che ha avviato le indagini, è fondamentale per comprendere con maggiore chiarezza quanto si verificò nel tardo pomeriggio della Vigilia di Ferragosto.
A finire all’attenzione degli inquirenti, le posizioni dei due amici: il 19enne originario del Marocco, ed il 33enne russo residente a Battipaglia. A curare le indagini sono i pm Alessandro Di Vico e Morris Saba, mentre la famiglia Cientanni è difesa dall’avvocato Giovanni Sofia.
Le ipotesi di reato per cui si procede sono di omidicio colposo ed omissione di soccorso. Resta, ora, da attendere qualche giorno per effettuare l’autopsia sui resti del ragazzo e comprendere se effettivamente morto in mare. Saranno, in particolare, i polmoni ad essere analizzati.
Con tutta probabilità l’esame sarà effettuato soltanto la prossima settimana, probabilmente da un medico legale proveniente da Catania e da un anatomopatologo: questo partirà sicuramente dai dettagli individuati all’esito dell’esame esterno della salma, che presentava un’evidente frattura al cranio, sulla parte sinistra della tempia, e dal taglio all’arteria brachiale della spalla sinistra.