E’ una domenica triste per la Costiera Amalfitana: è venuto a mancare all’età di 97 anni il Maestro Manuel Cargaleiro, pittore e ceramista di origini portoghesi che fu molto legato al territorio della Divina, tra i principali luoghi di espressione della sua arte.
La verticalità della Costa D’Amalfi, i suoli colori, le sue atmosfere avevano, infatti, incontrato le sue peculiarità artistiche, intrecciandosi con le stesse in un “unicum” senza tempo.
Il tutto a partire proprio da Ravello, la città della musica e dell’infinito. Proprio come la sua arte, capace di esprimere a tutto tondo il suo oggetto di osservazione. La più nota ed importante tra le opere qui custodite è senz’altro il pannello in ceramica sito in Piazza Pantalone Amato, nella frazione di San Cosma.
Un pannello che sa colpire anche il visitatore più distratto per la sua capacità di esprimere, con una semplicità ed, al tempo stesso, una grazia espressiva senza eguali ed una emozionante varietà cromatica, tutta l’essenza della città attraverso i termini che ne contraddistinguono la sua identità storica.
Un legame, quello con Ravello, ricordato dal Sindaco Paolo Vuilleumier:
“La notizia della scomparsa di Manuel Cargaleiro addolora l’intera comunità di Ravello. Le sue opere, ospitate nella mostra permanente a Palazzo Tolla, in piazzetta Monsignor Pantaleone Amato e che impreziosiscono la facciata del plesso scolastico di via Roma, resteranno per sempre testimonianza dell’affetto e dell’amicizia che la nostra città ha sempre riservato al maestro. Mancherà la sua arte, allegra e luminosa, e quello spirito cosmopolita che resterà eredità di tutta questa terra”.
Era, dunque, la sua capacità di immedesimarsi in ogni territorio, quasi come fosse un suo abitante, in un cosmopolitismo senza sradicamento, il suo più grande punto di forza: ne coglieva l’essenza e ne impersonava le battaglie.
Da quelle per la liberazione del Portogallo dall’oppressione della dittatura di Salazar a quella contro le trivellazioni a largo della Costa d’Amalfi.
Una sfida, quest’ultima, vinta e rappresentata nel murale “Io preferisco i fiori”, donato alla città di Amalfi, che gli valse la nomina a Magister della Civiltà Amalfitana nel 2017. L’amministrazione comunale dell’antica repubblica marinara lo ha ricordato in una nota diffusa sui canali social istituzionali dell’ente:
“Con la scomparsa del maestro Manuel Cargaleiro se ne va un pezzo di storia di Amalfi e della Costiera. A testimoniare il legame dell’artista con il nostro territorio sono oggi le sue opere, una delle quali installata proprio all’ingresso della Città in ricordo della battaglia vinta contro il rischio di trivellazioni petrolifere a largo della Divina. Persona sagace e di grande umanità Cargaleiro è stato tra i protagonisti indiscussi di quella rinascita culturale del settore delle arti ceramiche al quale con la sua poliedricità ha conferito nuova linfa vitale”.
Ma tra i suoi luoghi del cuore c’era anche Atrani, cui aveva donato un pannello in ceramica, sito all’ingresso del paese: ne fu il simbolo ideale della “rinascita” dall’alluvione del 9 Settembre 2010, in seguito alla quale il pittore e ceramista portoghese visitò la città intrattenendosi a lungo con gli abitanti del posto per “ispirarsi”. L’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Michele Siravo l’ha ricordato così:
Nome di riferimento nel panorama artistico internazionale già dagli anni ‘50, si è distinto come pittore e ceramista che, con peculiare e raffinata eleganza, ha regalato pannelli policromi, piastre, piatti, sculture e vasi in cui ha saputo tradurre e trasmettere la memoria e le emozioni dei luoghi della sua vita. Tra i suoi luoghi del cuore c’è stata proprio la Costiera Amalfitana, che oggi perde non solo un artista ricco di talento e quella meraviglia che caratterizza, come un dono speciale riservato a pochi, i più grandi, ma soprattutto un amico innamorato, e profondamente ricambiato, della nostra terra.
Un legame speciale quello con Atrani, che aveva stregato il maestro per la sua naturale quiete e le sue spericolate geometrie verticali, fattosi intenso negli ultimi anni e sugellato dalla donazione del pannello in ceramica “Atrani Rinata”.
L’opera, posta all’ingresso del paese, è un omaggio alla forza di Atrani di affrontare, resistere e rinascere dopo l’alluvione del 2010 che il Maestro aveva percepito durante le visite al piccolo borgo ed alle tante chiacchierate in piazzetta con i suoi abitanti.
Tra le più significative, sicuramente quella del settembre del 2017 in occasione della sua investitura a Magister Civitatis Amalfie. Indimenticabile la sua intervista nella suggestiva location dello Scoglio a pizzo: con la disarmante umiltà che caratterizza i veri Giganti dell’anima, l’uomo Cargaleiro, prima ancora che l’artista, ripercorse la sua straordinaria carriera deliziando i presenti con ironia ed intelligente sapienza.
Che la terra ti sia lieve, Maestro! L’umiltà, la generosità, l’empatia, il talento nel far nascere arte dal genuino stupore con cui guardavi il mondo resteranno per sempre nei colori e nelle geometrie delle opere che, con sincera amicizia, hai donato alla nostra terra. L’Amministrazione comunale ed Atrani tutta esprimono alla famiglia i sentimenti del più accorato cordoglio per la scomparsa del Maestro Manuel Cargaleiro.