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Manifesti funebri contro il vescovo della Diocesi Nocera-Sarno: identificato l’autore del gesto

È stato identificato tramite le telecamere di videosorveglianza urbana di Nocera Superiore l’uomo che nei giorni scorsi ha attaccato dei manifesti-invettiva listati a lutto all’indirizzo del vescovo della Diocesi Nocera-Sarno, Mons. Giuseppe Giudice, affissi nell’Agro nella notte tra sabato e domenica.

Come riporta la Città di Salerno l’uomo, sulla cinquantina, è stato ripreso dall’impianto visivo di sicurezza urbana dopo essere sceso dalla sua vettura, una Fiat Panda, in procinto di affiggere una copia del manifesto.

Il sindaco di Nocera Superiore Giovanni Maria Cuofano ha dichiarato di essere felice di aver dato una mano alle indagini delle forze dell’ordine attraverso le immagini delle telecamere.

Ancora non si è a conoscenza se l’attacchino è anche l’autore del barbaro manifesto, ma su quest’aspetto saranno i Carabinieri a fare luce con le indagini. I fotogrammi del video sono stati acquisiti e consegnati ai Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore che stanno indagando sull’accaduto.

I manifesti contro il vescovo

La “protesta” è scaturita dalla decisione assunta dall’assemblea del clero di sospendere le processioni fino a data da destinarsi sia come forma di prudenza sia l’emergenza Covid ancora in corso che per rispetto di quanto sta accadendo in Ucraina.

Il pessimo manifestato è stato affisso in diverse località dell’agro nocerino sarnese, riportante la seguente scritta: «Ha tragicamente con un decreto inutile ucciso e oltraggiato le nostre feste patronali».

«Ne danno la triste notizia le bande musicali, i fuochisti, gli ambulanti, i giostrai, le ditte delle luminarie e molti commercianti che ancora piangono un periodo buio per la crisi legata al Covid e ora continuano a lavorare per una scelta disonesta e ingiusta. Un grave lutto ha colpito il nostro Agro, ma uniti vinceremo contro il Vescovo».

Il sindaco di Pagani, Lello De Prisco, ha immediatamente condannato il gesto: «Ritengo doveroso sottolineare la mia ferma condanna contro gli atti intimidatori e gli atteggiamenti aggressivi che si stanno perpetrando nei confronti del capo della Chiesa diocesana».

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