C’è preoccupazione anche in Costiera Amalfitana per le intossicazioni da mandragora che hanno colpito dodici persone nel napoletano nella giornata di ieri.
Uno dei lotti di spinaci contaminati dall’erba velenosa, infatti, in base alle prime ricostruzioni effettuate dai Nas sarebbe stato commercializzato anche nell’Agro Nocerino Sarnese, a San Valentino Torio.
Il commercio di prodotti ortofrutticoli tra l’Agro e la Costiera è molto intenso: questo ha spinto il primo cittadino di Minori Andrea Reale, tramite una nota pubblicata sulla pagina Facebook del gruppo consiliare di maggioranza “Via Nova”, a invitare i cittadini alla cautela nel consumare gli spinaci, almeno finquando l’allarme da intossicazioni non sarà rientrato.
“Dalle notizie che ci giungono pare che il lotto in questione, possa essere stato distribuito anche nell’agro sarnese nocerino – ha, infatti, dichiarato il primo cittadino di Minori – Per tale motivo, invitiamo tutti i cittadini alla massima attenzione e ad evitare di consumare il prodotto, segnalato in queste ore anche dalle forze dell’ordine. Sono in corso controlli e sequestri da parte dei Nas, nel salernitano e nel napoletano“.
Come riportato da Fanpage pochi minuti fa, intanto, ci sono buone notizie riguardo le condizioni delle persone intossicate nel napoletano dalla mandragora: il loro stato di salute sarebbe in miglioramento.
Resta grave, in prognosi riservata, invece, un 46enne di Giugliano in Campania, colpito da polmonite da ingestione per aver inspirato i suoi liquidi, dopo un rigurgito, mentre era privo di coscienza.
Nel frattempo, il Centro agroalimentare napoletano di Volla, dove la merce, proveniente da Avezzano, in Abruzzo, era stata commercializzata, ha provveduto al ritiro, a scopo cautelativo, dei lotti di merce “incriminati”.
Resta difficile, in ogni caso, quantificare le persone effettivamente intossicate dall’erba velenosa: in molti casi, colpite da sintomi lievi, potrebbero non essersi recate in ospedale.