“Mancino Naturale”, diretto da Salvatore Allocca e trasmesso su Rai 1 la sera del 29 maggio 2024. Il film esplora il complesso rapporto tra una madre e suo figlio, attraverso il prisma del calcio. Ma quanto c’è di vero in questa storia? Scopriamolo insieme.
“Mancino Naturale” è una storia vera?
La domanda che molti spettatori si pongono è se “Mancino Naturale” sia tratto da una storia realmente accaduta. La risposta è no. Il film, sebbene contenga elementi di vita reale e omaggi evidenti a figure storiche del calcio come Paolo Rossi, non si basa su una singola storia vera. In un’intervista a Taxi Drivers, il regista Salvatore Allocca ha chiarito che si tratta di una trama originale.
Allocca ha spiegato: “Mancino Naturale è una storia originale, basata su tante storie che potrebbero o sono davvero accadute“.
Questo significa che, pur non essendo la vicenda di Isabella e Paolo un resoconto fedele di eventi reali, essa trae ispirazione da numerose situazioni simili vissute da molte famiglie, soprattutto nel contesto sportivo.
Il cast di “Mancino Naturale”
Uno degli aspetti più interessanti di “Mancino Naturale” è il suo cast, composto da attori di grande talento che portano sullo schermo personaggi ricchi di sfaccettature. Ecco alcuni dei protagonisti principali del film:
- Claudia Gerini interpreta Isabella, la madre determinata e ambiziosa.
- Francesco Colella nei panni di Fabrizio.
- Massimo Ranieri è Marcello D’Apporto.
- Katia Ricciarelli interpreta Maria.
- Alessio Perinelli è Paolo, il giovane talento calcistico.
- Alessandro Bressanello interpreta Gerardo.
- Federico Tocci è un genitore sugli spalti.
- Siria Simeoni interpreta Valeria.
- Francesca De Martini è l’insegnante.
- Luca Bastianello è il direttore della banca.
- Luciano Scarpa interpreta Vittorio.
- Stefano Scandaletti è Mario.
- Giandomenico Cupaiuolo interpreta Andrea.
- Simone La Piana è il Mister.
- Alessia Grande interpreta Luisa.
La trama di “Mancino Naturale”
La storia di “Mancino Naturale” si concentra su Isabella, interpretata da Claudia Gerini, una donna che vive in un quartiere popolare di Latina. La sua vita è tutt’altro che soddisfacente, e tre anni dopo la morte del marito, si trova a crescere da sola il figlio Paolo, un nome scelto in onore del grande calciatore Paolo Rossi.
Paolo mostra presto un talento straordinario per il calcio, in particolare per l’uso del piede sinistro, un “mancino naturale”. Questo talento diventa il fulcro delle speranze e delle ambizioni di Isabella, che sogna per lui un futuro da calciatore professionista. Per questo, lo iscrive a un torneo importante, vedendo in esso un’opportunità per il figlio di emergere.
Tuttavia, il sogno di Isabella inizia a trasformarsi in un’ossessione. La sua determinazione la porta a compiere scelte discutibili e a scontrarsi con numerose difficoltà, alcune delle quali derivano da problemi irrisolti del passato. La trama esplora il delicato equilibrio tra le aspirazioni personali e le responsabilità familiari, mettendo in luce i sacrifici che spesso accompagnano i sogni più grandi.
Un film di speranza e realtà
“Mancino Naturale” riesce a catturare l’essenza di molte storie reali pur essendo un’opera di finzione. Il film ci mostra come le aspirazioni e le pressioni possano influenzare le dinamiche familiari, e come il desiderio di successo possa talvolta portare a decisioni dolorose. Attraverso i personaggi di Isabella e Paolo, il film riflette le esperienze di molte famiglie che vedono nello sport una via di riscatto e di realizzazione.