Si terrà il 17 novembre a Vietri sul Mare la presentazione di È Malacqua, fatica letteraria della giovane Annarita Caramico. Famiglia, legami forti e radici i fari della scrittrice salernitana. Il romanzo edito Saggese.
Ha portato la sua Salerno in giro per il mondo. Adesso, quello stesso bagaglio esperienziale lo ha messo a nudo pagina per pagina. La Saggese Editori presenta il nuovo progetto editoriale ideato e scritto dalla giovane autrice salernitana Annarita Caramico.
Dopo i libri della collana nazionale Il segno opposto di Stefano Ferrara e La casa in cima alla collina dell’autrice toscana Valentina Testi, la casa editrice accoglie È Malacqua, presto disponibile presso i circuiti Mondadori, Feltrinelli e tutte le librerie autorizzate oltre che sul sito dell’editore.
La presentazione il 17 novembre a Vietri sul Mare. Ma, lo stesso mese – attorno alla prima metà – è prevista un’altra data a Salerno. Nata a Salerno nel 1990, Annarita – dopo la laurea in Giurisprudenza – si trasferisce a Torino per frequentare la Scuola Holden e perseguire il sogno di diventare una scrittrice. Qui si diploma nel 2019 in Storytelling & Performing Arts e inizia a lavorare a È malacqua. Pubblica due raccolte di poesie: nel 2016 In un giorno di pioggia e nel 2018 Il pianto delle balene. Accanita divoratrice di libri, nostalgica dell’Australia, è appassionata di viaggi e mamma di Emma.
“Questa storia è da sempre dentro di me – racconta la scrittrice – aspettava solo che io fossi pronta a raccontarla. Ho voluto scrivere di qualcosa che conosco nel profondo: la famiglia, i legami forti tra donne simili e diverse al tempo stesso, la mia città. Il mio desiderio era ed è quello di descrivere episodi di vita quotidiana e familiare, sentimenti universali ma anche particolari”.
“La mia più grande speranza – continua – è che tra le pagine di questo romanzo ognuno possa riconoscere una parte di sé, un’emozione che ha già sentito sulla propria pelle o un sentimento che si augura di provare e riesca a meravigliarsi di quanto possa essere bella e complicata la vita“
LA TRAMA – Agata, Allegra, Alice e Anna, rispettivamente nonna, madre, zia e nipote, sono quattro donne unite dallo stesso sangue e da una vecchia maledizione dei primi del Novecento. Dagli anni Sessanta a Salerno alla Torino dei giorni nostri, ad accomunarle è l’impossibilità di vivere appieno la loro vita e l’amore. Agata ha sedici anni ed è di buona famiglia. Si innamora, ricambiata, del bagnino dello stabilimento che frequenta, ma la sorella e le pressioni sociali la portano a rinunciare al suo sogno di adolescente. Lo stesso capita a sua figlia Allegra: conosce e si innamora di Carlo, un musicista squattrinato. Al contrario della madre e nonostante la sua opposizione, Allegra lotta per i suoi sentimenti. Alice è la studiosa della famiglia e pare non interessarsi all’amore fino a quando, durante il dottorato, non si invaghisce di un uomo sposato. Anna vive da freelance a Torino, dove per caso incontra Edoardo su un tram. Le cose tra loro sembrano andare bene, ma è ancora tormentata dal ricordo del suo ex, Daniele. Quattro storie di passioni e rinunce, saggezza e coraggio, legate a doppio filo da un destino che si trasmette di madre in figlia. Che sia davvero colpa della maledizione?