Affidati i lavori per il secondo lotto lungo il letto del torrente Reghinna a Maiori. L’investimento sarà pari a 728mila euro. Ad aggiudicare l’appalto la TeVin di Coreno Ausonio (Frosinone). Le opere rientrano nel più grande programma di mitigazione del rischio idrogeologico.
Partiranno a breve anche i lavori al secondo lotto all’alveo del torrente Reghinna e relativi affluenti. Questa mattina il comune di Maiori ha comunicato l’affidamento alla ditta TeVin, che si occuperà di questa seconda area. Il lotto è al centro di una grande opera di recupero e messa in sicurezza di fondamentale importanza per il territorio di Maiori. Il tratto interessato è quello che va da Trapulico alla foce del Reghinna.
L’ente comunale ha intercettato i fondi provenienti dal Ministero dell’Interno per un importo complessivo di 3 milioni e 850 mila euro degli oltre 350 messi a disposizione dal dicastero.
Si tratta di un altro tassello di una grande opera di messa in sicurezza. Il progetto riguarda tutto l’alveo del torrente ed è, come detto, finalizzata alla mitigazione del rischio idrogeologico miranti ad aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico o di frana. E, inevitabilmente, al miglioramento della viabilità.
Per un territorio così fragile come quello costiero le buone notizie non finiscono qui. Già, perché nei prossimi anni da Roma assicurano investimenti ancor più massicci per la sicurezza dei territori. Parliamo di 550 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2023 al 2025, di 700 milioni di euro per la sola annualità del 2026, di 750 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2027 al 2031, di 800 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2032 e 2033 e 300 milioni di euro per l’anno 2034.
Lo scorso 27 settembre partirono i primi lavori sul primo tratto che va dal confine con il comune di Tramonti alla località Trapulico.
