È di questa mattina la notizia del sequestro, da parte dei militari, della Grotta dell’Annunziata. Il sito, stando al prospetto accusatorio, sarebbe stato utilizzato illecitamente per scopi commerciali. Divenendo, negli anni, un rimessaggio di imbarcazioni e parcheggio auto gestito da privati senza alcun titolo autorizzativo.

I reati ipotizzati vanno dalla distruzione al deturpamento, passando per l’uso illecito di beni culturali e bellezze naturali. Non ultimo, l’esecuzione di opere edili illecite poiché prive di autorizzazione. Con l’aggravante dei fatti commessi nell’ambito di attività commerciale.

Questa mattina i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli, su istanza del Gip del foro di Salerno, hanno eseguito il sequestro preventivo sull’area della Grotta dell’Annunziata tra Maiori e Minori.

Nel corso delle attività investigative erano già sopraggiunti provvedimenti inibitori da parte della Soprintendenza di Salerno per uso improprio del bene culturale. Nonché dal Comune di Maiori, avendo rilasciato negli anni titoli autorizzativi in favore di una società che li utilizzava impropriamente, essendo riferiti a un’area di parcheggio del tutto diversa rispetto a quella oggetto del sequestro.

LA RICOSTRUZIONE – L’attività di parcheggio e rimessa risulterebbe originariamente autorizzata con “licenza di parcheggio di autoveicoli o vetture”. L’atto risaliva all’aprile del 1995 ed era valido fino al settembre dello stesso anno.

Lo stesso protocollo è stato adottato anche due anni più tardi. In seguito, l’attività è proseguita sulla base di dichiarazioni annuali, effettuate dalla parte privata e inoltrate al Comune di Minori, con cui il titolare della licenza del 1997 per l’esercizio dell’attività stagionale di parcheggio dichiarava di voler proseguire l’attività anche per le annualità che vanno dal 1998 al 2015.

Da ultimo, con atto del gennaio 2015, è stata prodotta Segnalazione Certificata di Inizio Attività, comunicando così il “subentro” nella conduzione dell’attività. Scia che però è priva di efficacia, in quanto segnala un subentro nell’esercizio di un’attività condotta sulla base di un titolo decaduto di diritto.

Come stabilito dalla normativa, le licenze temporanee vengono meno nella loro validità. Le dichiarazioni annuali, inoltre, non hanno determinato alcuna proroga automatica delle “licenze temporanee”.

Lo scorso 19 maggio, la determina del Municipio ha stabilito la decadenza dalla concessione demaniale e il conseguente divieto di prosecuzione di esercizio dell’attività di parcheggio di autoveicoli, ma anche di deposito e manutenzione di natanti. Inoltre, lo sgombero della parte dell’area della Grotta dell’Annunziata (di circa 385 mq) ricadente nel territorio comunale di Maiori.

La società ha impugnato il testo ed ha deciso di ricorrere al Tar. Leggi qui l’approfondimento.