Ritirato dall’Associazione Ambulanti lo sciopero dei mercatali a Maiori. Lo stato di agitazione era stato istituito per la giornata di domani in segno di protesta per il caro tariffe del canone unico. Mercoledì un incontro con l’ente comunale. Giuseppe Pinto (ambulante sotto la sigla di Confesercenti): “Noi assenti“.
A Maiori ci sono due fronti aperti. Da un lato i mercatali, il cui sciopero è stato rinviato dopo che Antonio Capone ha accettato il tavolo di confronto per mercoledì 22 febbraio. L’incontro ha così portato alla revoca della manifestazione per la giornata di domani.
Gli ambulanti sotto l’associazione affiliata a Confesercenti – disposti sul fronte mare nelle giornate del Capodanno -, invece, faranno sentire la propria voce a palazzo Mezzacapo. È infatti previsto per domani venerdì 17, sotto la sede dell’ente, un sit-in contro il caro tariffe nella città costiera. Tre ore per far valere le proprie ragioni: saranno presenti oltre 50 persone. I dettagli nell’approfondimento qui.
I mercatali infatti, al pari dei colleghi fieristi, protestano contro il caro tariffe. “C’è troppa disparità tra la somma che il Comune pretende – circa € 50,00 mq. giorno per un totale di € 1.800 per un posteggio di mq. – a fronte di € 287,00 circa che dovrebbero versare secondo la Legge n. 160/2019, che stabilisce per i Comuni fino a 10mila abitanti una tariffa base di € 0,60 mq. giorno“, è il contenuto della lettera datata 11 febbraio, inviata dall’Associazione Nazionale Ambulanti al Comune.
Nella giornata di oggi è arrivata la prima schiarita da parte dell’ente. Antonio Capone ascolterà i mercatali in un incontro fissato per mercoledì 22 febbraio. Arriva, conseguentemente all’apertura dell’ente, la revoca dello sciopero.
Ciò ritarda ma non risolve il problema. Così il presidente dell’Associazione Nazionale Ambulanti Ivano Zanotti: “Tenuto conto della gravità della problematica che ci ha indotto a proclamare l’iniziativa di protesta ci riserviamo di assumere ulteriori decisioni ed iniziative sulla base di quanto sarà stabilito nell’incontro di mercoledì».
Stando a quanto si apprende dalla lettera firmata dall’Ugl, il comune avrebbe subordinato l’incontro al ritiro dello stato di agitazione: «Tuttavia – aggiunge Zanotti – contestiamo il contenuto della lettera di convocazione del Comune di Maiori nella parte in cui subordina l’incontro alla revoca dello sciopero poiché l’articolo 21 della Costituzione Italiana garantisce il diritto di sciopero all’articolo 40».
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