Ristrutturazioni a costo zero in cambio di favori. È accaduto nel napoletano: ai domiciliari un ex primario dell’ospedale di Benevento. Tra i sequestri anche uno stabile a Maiori su cui vi erano stati eseguiti lavori di ristrutturazione per 72mila euro. Lo racconta La Città.
Do ut des. La locuzione latina, utilizzata nel diritto romano, si configurava quando la prestazione già eseguita e quella che si aspetta in cambio consistono entrambe nel trasferimento di proprietà di una cosa.
L’espressione calza a pennello per la cornice interpretativa della vicenda che ha interessato un medico napoletano. L’uomo è finito agli arresti domiciliari per corruzione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Avrebbe infatti ricambiato lavori di ristrutturazione in uno stabile di Maiori a costo zero in cambio di favori a ditte di materiale ortopedico.
Secondo la tesi della procura di Benevento, che coordina le indagini condotte dai nuclei di polizia economico-finanziaria di Napoli e Benevento, l’indagato avrebbe acquistato protesi ortopediche realizzate, commercializzate o distribuite da titolari di ditte con i quali aveva instaurato un accordo corruttivo.
Il medico avrebbe sistematicamente ricevuto denaro e altre utilità per acquistare le protesi da utilizzare per interventi da lui programmati ed eseguiti nel quinquennio tra il 2014 e il 2019. Ai presunti corruttori, in cambio, veniva garantita la fornitura quasi esclusiva delle protesi e dei dispositivi medici al Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento.
Eseguiti diversi sequestri preventivi. Tra questi uno stabile a Maiori su cui erano stati eseguiti lavori di ristrutturazione “regalati” al medico dai referenti delle aziende dal valore di circa 72mila euro.