Il progetto dell’impianto di depurazione a Maiori continua a far discutere. Sulla vicenda è intervenuta anche la deputata del Movimento 5 Stelle, Anna Bilotti, presentando un’interrogazione parlamentare ai ministri della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, e della Cultura Dario Franceschini.
«Il Governo accerti la sostenibilità ambientale del progetto del depuratore consortile di Maiori, proposto dalla Regione Campania, e assuma ogni iniziativa possibile per la tutela e la protezione della Costiera Amalfitana». L’opera, finanziata dalla Regione per 15 milioni di euro, nelle ultime settimane ha letteralmente spaccato l’opinione pubblica e soprattutto i cittadini del paese costiero.
Il progetto del depuratore, la cui realizzazione è prevista nell’area Demanio di Maiori, è al servizio di un bacino di utenza esteso per decine di chilometri, che ingloba altri cinque comuni: Ravello, Scala, Atrani, Minori e Tramonti. A Maiori, nel centro storico, saranno concentrati tutti gli impianti di adduzione provenienti dagli altri centri della Costiera, al corso Reginna tubi di mandata e centrale idroelettrica, presso l’Hotel Splendid camera di sollevamento, in condotta sottomarina sfioro “troppo pieno” in caso di emergenza.
«Stiamo parlando di un’opera che rischia di avere un pesante impatto ambientale sull’intera Costiera Amalfitana – sottolinea la deputata Bilotti – Un territorio splendido, dichiarato dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità”. La realizzazione del depuratore provocherebbe, inoltre, consumo di suolo, inquinamento atmosferico e inevitabili danni ambientali in caso di malfunzionamento. Non sarebbe il caso, prima di compiere altri scempi, di fermarsi un attimo a riflettere? E magari di valutare la possibilità di ipotesi alternative?».
A proposito delle alternative proprio nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Capone è arrivata una netta presa di posizione rispetto alla condotta sottomarina ritenuta troppo costosa e poco efficiente per le necessità di Maiori.
