Giuseppe Ferrara, ristoratore di Maiori trasferitosi al nord Italia anni fa, si è spento a soli 65 anni a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo.
Giovanissimo Giuseppe si spostò da Maiori a Lodi, più precisamente da Orio Litta. Al nord Ferrara ha aperto un ristorante che richiama la nostra Costa d’Amalfi sia per i piatti del menù sia proprio dal nome scelto per la sua attività: “Ristorante Pizzeria Maiori”.
Quando le cose andavano per il verso giusto, però, la famiglia di Giuseppe Ferrara subisce un grave lutto: sua moglie Lucia si ammala gravemente e, poco tempo dopo, lascia questa terra. Il dolore di Giuseppe per la perdita della sua cara moglie e madre dei suoi due figli Manuel e Simone si trasforma poi in continui gesti di solidarietà verso la comunità che lo ha adottato.
Giuseppe era solito onorare la memoria della sua carissima moglie Lucia attraverso la beneficenza. L’ultimo dono, rivolto alle comunità di Orio Litta e Senna Lodigiana, con la riconoscenza dei sindaci Pierluigi Cappelletti e Francesco Premoli, è stato un defibrillatore salvavita semiautomatico.
Ogni 8 dicembre il ristorante proponeva il tradizionale “Pranzo del sorriso”, iniziativa con lo scopo appunto di ricordare la cara Lucia. Il “Pranzo del sorriso” era un momento conviviale, un appuntamento fisso del Ristorante Pizzeria Maiori a cui partecipavano oltre un centinaio di amici e conoscenti di Giuseppe Ferrara. Il ricavato del pranzo viene devoluto all’AIRC, alla Croce rossa e a opere sociali dei Comuni di Orio Litta e Senna.
Negli anni scorsi il sindaco di Orio Litta Pierluigi Cappelletti ha espresso tutta la sua gratitudine a Giuseppe Ferrara, sentendosi onorato di avere in paese persone tanto sensibili e generose. All’onore di avere tra i suoi concittadini la famiglia Ferrara si aggiunge anche il piacere poiché, come afferma il primo cittadino, come ristoratori i Ferrara sono davvero al top”.
“Papà ci ha chiesto di essere cremato e desiderava che le sue ceneri fossero buttate nel mare della Costiera Amalfitana” ha concluso il figlio affranto.