Lavori in corso sull’arenile di Maiori. L’area in questione è quella che va dall’area dell’hotel San Francesco al molo di sottoflutto, dove in genere vi è l’attracco. Le operazioni si rendono necessarie al fine di rendere l’area fruibile per gli eventi e le attività estive. I dettagli.
Un cantiere sull’area prospiciente all’arena del porto di Maiori. I lavori, che fanno capo alla ditta di Gaetano Capone, hanno preso il via lo scorso 9 maggio. Le operazioni si rendono necessarie a seguito degli eventi marosi accorsi lo scorso inverno, quando si è assistito a un vero e proprio accumulo di sabbia in alcune aree a discapito di altre. L’area interessata, in particolare, è quella dell’arenile San Francesco, per permettere l’attracco delle imbarcazioni.
La zona è stata così interdetta all’accesso fino al 16 maggio, termine per il completamento dei lavori. Si tratta di un bacino di decantazione, dove si accumula il materiale sabbioso nel corso dell’inverno. Si procederà così a spianare, livellare e pulire in modo da rendere l’area fruibile per le attività estive.
L’antiteatro del porto turistico è, fino al prossimo 16 maggio, interessata dall’installazione di un palco e dalla sosta dei carri allegorici nell’ambito della rassegna del Gran Carnevale Maiorese. Che, per la primavera, veste l’abito migliore. Sono, infatti, stati ospitati anche due carri di Viareggio, a cura dei maestri locali di cartapesta.
La versione Spring della manifestazione, infatti, ha visto la partecipazione degli artisti della cittadina toscana. Il primo si chiama “Chi vuol esser lieto sia”, ad opera di Silvano Bianchi – artigiano della cartapesta – e soci.
Il secondo, invece, è “L’umanità ha perso il filo” del gruppo facente capo a Matteo Raciti.
Inoltre, al fine di avviare in tempo l’organizzazione dell’ormeggio, la Miramare ha previsto dal 10 maggio l’avvio dei lavori di montaggio dei pontili galleggianti. Per rendere più sicuri i lavori, si è reso necessario cantierizzare l’area, antistante il parcheggio dove sono custoditi i pontili, ovvero il piazzale di emergenza, prima della loro effettiva collocazione all’interno dello specchio acqueo portuale.

Nel grafico l’area interessata dal riassetto della sabbia è quella che va, grossomodo, sotto la sigla CP. L’area che invece dovrebbe accogliere le banchine è quella immediatamente davanti alla Capitaneria di porto. O, in alternativa, l’area sotto la sigla H, destinata all’eliporto.
