Potrebbero essere collegate tra loro la morte del 55enne romano addetto al catering, avvenuta nella serata di lunedì, e gli arresti per droga, che saranno oggi convalidati, compiuti martedì nei confronti di due suoi collaboratori, nel set di The Equalizer 3.
Lo afferma un lancio dell’agenzia di stampa Agi.
Tra il 55enne deceduto ed i due giovani arrestati per droga, vi era, infatti, un rapporto di collaborazione professionale che ora è al vaglio degli inquirenti.
La Procura di Salerno – si legge nel testo dell’agenzia – ha aperto un fascicolo il cui titolare è la dottoressa Chiara Minerva, e bloccato la salma dell’uomo che è deceduto lunedì scorso in seguito a un malore fulminante avvertito all’uscita da un pub di Maiori sito di fronte al porto turistico della cittadina costiera.
Un episodio, quest’ultimo, che aveva turbato la proverbiale tranquillità del centro costiero, e che ora sembra assumere connotati ben diversi da quelli originari, della pura e tragica fatalità.
La “spia” che ha fatto insospettire gli inquirenti è stata questa: l’uomo deceduto aveva in tasca alcune dosi di cocaina. Segno, quest’ultimo, che la circolazione della droga non era limitata soltanto ai due soggetti arrestati.
Occorrerà però, comprendere, da parte della magistratura inquirente, se la partita di droga fosse la stessa dalla quale proveniva la cocaina sequestrata martedì sera ai due addetti al catering, alle dipendenze del 55enne morto.
Altro punto da chiarire riguarda, inoltre, anche le cause dell’infarto: la moglie del 55enne deceduto avrebbe, infatti, dichiarato ai sanitari che l’uomo già soffriva di patologie pregresse cardiocircolatorie, ma non si può escludere che sia stata la cocaina ad avere un ruolo determinante nel malore che lo ha portato alla morte.
La salma del 55enne, già trasferita a Roma per il funerale, è stata bloccata per condurre le analisi necessarie ad accertare le cause della scomparsa.
In tal senso, è stato determinante il blitz compiuto dai Carabinieri di Amalfi guidati dal Capitano Umberto D’Angelantonio nelle camere della struttura alberghiera dove gli operatori del catering alloggiavano: oltre a rinvenire centoventi grammi di cocaina, infatti, sarebbero state ritrovate anche banconote di medio taglio (perlopiù 20 e 50 euro) per un totale di 4000 euro, che secondo gli inquirenti sarebbero stati i presunti proventi dello spaccio.
Si attende chiarezza anche sulla posizione dei due trentenni: i loro arresti saranno convalidati questa mattina dal Tribunale di Salerno, dopo che sono stati trattenuti ai domiciliari presso la struttura nella quale alloggiavano.