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Maiori, il Comitato scrive al Prefetto per la nomina di un commissario per l’avvio delle procedure referendarie

Maiori

Il Comitato dei promotori dei referendum comunali di Maiori, rappresentato dal coordinatore Mario Civale, ha presentato un’istanza formale al Prefetto e al Difensore civico regionale sollecitando ancora una volta la nomina di un commissario ad acta per l’avvio delle procedure referendarie nel Comune di Maiori. 

Anche questa seconda istanza nasce dalla ferma volontà del comitato di battersi in tutti i modi a disposizione per evitare la realizzazione di due progetti, quello relativo a depuratore in via Demanio ritenuto estremante dannoso e dispendioso per Maiori e quello relativo alla galleria tra Maiori e Minori del tutto inutile e altrettanto dannoso, in contrasto entrambi con i vincoli paesaggistici e storici riconosciuti dall’UNESCO. 

Nonostante la formale costituzione del comitato referendario in base alle norme statutarie e le successive numerose sollecitazioni, secondo il Comitato,  l’amministrazione comunale ha omesso di avviare le procedure previste dallo Statuto e dal Regolamento comunale “anzi ha addirittura rigettato l’istanza dichiarandola irricevibile con una motivazione degna di migliore causa e in dispregio non solo dello Statuto comunale ma di tutta la normativa in materia del diritto dei cittadini alla partecipazione“.

L’Amministrazione comunale – afferma il prof. Civale – non può continuare ad ignorare il nostro appello, né sottrarsi al proprio dovere perché i cittadini hanno il diritto alla partecipazione e a questo importante istituto di democrazia diretta qual è il Referendum.” 

“Il Comitato invita, ancora una volta, le autorità interessate, ognuna per la sua competenza, ad intervenire affinché siano rispettate le normative vigenti in materia di partecipazione popolare e tutela del territorio. 

Lancia, infine, un appello a tutti i cittadini e a tutte le forze politiche e sociali che hanno a cuore   il bene delle nostre Comunità e che sono particolarmente sensibili ai temi della partecipazione democratica di unirsi in questa particolare e difficile battaglia”.

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