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Maiori. Prelievi nelle aree interdette adiacenti il Porto

Maiori

Mattina di campionamenti, in prossimità del Porto di Maiori.

A procedere alle verifiche un’unità della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza, sommozzatori e uomini della Guardia Costiera. Ha assistito alle operazioni anche il primo cittadino Antonio Capone.

Un’operazione, quest’ultima, correlata al sequestro (e della conseguente interdizione stabilita da Palazzo di Città) di un tratto di arenile – non destinato alla balneazione – sito in zona San Francesco, nei pressi del Porto, dovuta alla rilevazione della presenza di batteri potenzialmente pericolosi in seguito a prelievi dell’Arpac. Interdizione che era stata, lo scorso 25 Giugno, estesa anche ad un tratto di spiaggia limitrofo, su cui, come evidenziato dal primo cittadino, sono stati eseguiti i prelievi, in via precauzionale.

Un’attività, quella in corso questa mattina, anche di approfondimento legato al livellamento dei fondali in corso di realizzazione.

Situazione, questa, su cui verte il massimo riserbo viste le indagini in corso.

A margine delle operazioni, il Sindaco Capone, ha commentato ad Amalfinotizie:

“Gli enti competenti hanno proceduto al campionamento, cosi come da programma, anche sulla spiaggia adiacente interdetta in via precauzionale: le analisi sono state ripetute anche nell’area oggetto del sequestro. Stiamo procedendo nel miglior modo possibile per poi operare eventuali azioni di miglioramento e di bonifica dell’area sottoposta a sequestro in questa fase. Abbiamo una spiaggia sequestrata perchè i campionamenti non sono risultati nella norma. Nel tratto di arenile sequestrato inizierà una programmazione di interventi a prescindere dai risultati che usciranno”.

Una vicenda, quella del sequestro del tratto di arenile adiacente il Porto maiorese, che aveva suscitato non poco dibattito, tanto da spingere il primo cittadino del comune costiero, nella serata di ieri, a diffondere una nota in cui aveva esposto alcune precisazioni sul caso:

Ritengo opportuno fare chiarezza partendo col precisare che l’area oggetto del sequestro disposto dall’autorità giudiziaria, non è destinata ad attività di balneazione ma bensì al tiro a secco delle imbarcazione dei residenti durante il periodo invernale.  Stante la situazione come Amministrazione Comunale, preso atto dei risultati delle indagini batteriologiche sui campioni di materiale prelevato nel tratto sequestrato, abbiamo ritenuto, in via precauzionale, di estendere l’interdizione anche all’adiacente spiaggia libera confinate dove domani saranno eseguiti i prelievi“.

Capone ha, poi, evidenziato l’impegno di Palazzo di Città per una rapida risoluzione della questione:

Nel caso in cui dovessimo acclarare l’estendersi della problematica anche in questo tratto potenzieremo gli interventi di bonifica al fine di restituire prima possibile alla comunità la piena fruibilità dell’arenile secondo gli usi preposti e di salvaguardare la pubblica incolumità dei nostri concittadini e dei nostri ospiti“.

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