Un chilometro di costa interdetto alla balneazione. A Maiori i prelievi Arpac del 12 giugno hanno dato esito sfavorevole: presenza di enterococchi intestinali ed escherichia coli. Sul lungomare di Maiori è la seconda volta dopo i test di aprile. Il dettaglio e la nota dell’ente.

Istituito il divieto di balneazione lungo la costa del territorio di Maiori. Lo ha stabilito l’ente attraverso una nota di venerdì, nella quale fa sapere che i prelievi routinari dell’Arpac ha dato esito sfavorevole.

I campioni sono stati prelevati nei punti denominati Spiaggia Maiori 1 e 2. Un chilometro di costa che va dalle porte di Maiori fino al porto della città, nell’ambito di un programma dell’agenzia Arpac che punta a rendere sicura la balneazione nelle acque della Campania per turisti e residenti.

I parametri microbiologici determinanti ai fini della balneabilità sono principalmente legati alla presenza, nelle acque, dei batteri enterococchi intestinali ed escherichia coli. Entrambi oltre la soglia consentita sul litorale che va dai 50mt a est della foce del fiume Reginna Major a 100 mt ovest rispetto alla Torre Normanna (chiamata, per motivi di semplificazione, Spiaggia Maiori 1).

Mentre nel punto di prelievo che va dalla parte est del porto a 80 metri a ovest della foce del fiume (denominata Spiaggia Maiori 2) eccede il consentito la presenza di enterococchi intestinali.

Quest’ultimo punto di prelievo fu già una volta interdetto alla balneazione nel mese di aprile. Puoi leggere a questo link il nostro articolo dedicato.

C’è da attendersi nuovi campionamenti di natura straordinaria nelle aree in questione. A distanza di appena una settimana infatti, l’agenzia promuove nuovi prelievi per valutare, con il passare del tempo, la qualità delle acque.

Accade così l’ultima volta, con le acque che tornarono fruibili a pochi giorni di distanza grazie all’esito favorevole dei campioni.

Bene invece Minori. Le acque antistanti l’area che va da Torre Paradiso a Torre Mezzacapo sono adatte alla balneazione. L’ok dell’Arpac è arrivato dagli esami del 12 giugno, che ha rimarcato la buona qualità dell’acqua a livello microbiologico.