Scatta l’obbligo di dimora per un 29enne di Maiori che era stato raggiunto dal provvedimento nello scorso mese di maggio mentre si trovava detenuto nel carcere di Nizza.
Il giovane nei giorni scorsi ha lasciato la Francia per fare rientro in Italia. Ad attenderlo a Maiori i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Amalfi hanno notificato il provvedimento, con l’obbligo di dimora dalle ore 20 alle ore 7.
I carabinieri della Compagnia di Amalfi, coordinati dal capitano Alessandro Bonsignore unitamente ai militari del Nucleo cinofili di Sarno, del Reparto territoriale di Nocera Inferiore e della Compagnia di Ascoli Piceno, nello scorso mese di maggio hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, Marilena Albarano, su richiesta del pubblico ministero Carlo Rinaldi nei confronti di un 46enne originario di Pagani che ha vissuto a Maiori e attualmente domiciliato ad Ascoli Piceno, di altri due uomini, rispettivamente 30 e 25 anni residenti a Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino, mentre un quarto indagato, detenuto per altri reati presso il carcere di Nizza, in Francia, è stato sottoposto all’obbligo di dimora. I quattro sono indagati a vario titoli per reati legati allo spaccio di stupefacenti.
Secondo la ricostruzione operata dal gip, sulla base delle risultanze investigative raccolte, gli indagati avrebbero posto in essere, nel territorio del comune di Maiori, una fiorente attività di spaccio di cocaina, proveniente dall’Agro nocerino sarnese e rivenduta ad assuntori della Costiera amalfitana.
I fatti sono risalenti ai mesi compresi tra ottobre e dicembre del 2022, quando la Costiera amalfitana e l’Italia intera stavano uscendo pian piano dal dramma del Covid. Il modus operandi era ben chiaro, le “ordinazioni” da parte degli assuntori della Costiera Amalfitana arrivavano via social, con l’illusione che in questo modo si evitasse di essere attenzionati dalle forze dell’ordine. I social, purtroppo, vengono usati sempre più spesso da delinquenti anche per mettere in piedi sistemi di questo tipo.
La sostanza stupefacente veniva poi preparata e impacchettata dai due giovani dell’agro nocerino sarnese, uno di loro era già noto alle forze dell’ordine, per poi essere consegnata, talvolta anche a domicilio. I carabinieri hanno svolto un’intensa attività di indagine, che ha consentito di accertare ottanta episodi di spaccio.