Ravello è pronta a riabbracciare il maestro Riccardo Muti. Martedì 26 luglio alle 20 e 30, nella sala dell’auditorium Oscar Niemeyer, il direttore salirà sul podio della Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Gioia Vlad: “Fatto proprio l’imperativo che vuole la Musica come occasione di riflessione”.
“In questo mese di luglio ci apprestiamo a riabbracciare, presso il Ravello Festival, il maestro Riccardo Muti. È una grossa opportunità per tutto il territorio e per i numerosi appassionati che già da alcuni giorni hanno preso di mira gli ultimi biglietti rimasti“. È il prologo all’evento di Vincenzo De Luca. Il Presidente della Regione Campania, qualche giorno fa – nel consueto incontro del venerdì al pubblico e alla stampa – presentava così l’evento di rilievo culturale probabilmente più rilevante in regione.
Il ritorno di Riccardo Muti, 81 primavere questo giovedì, è un evento davvero suggestivo per il Ravello Festival. L’evento di cartello di questa 70esima edizione scandita da numeri record. Martedì 26 luglio alle 20 e 30 il Maestro salirà sul podio della “sua” Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nella sala dell’Auditorium Oscar Niemeyer.
“Il Ravello Festival saluta con gioia e orgoglio il ritorno di Riccardo Muti, direttore che ha sempre fatto suo l’imperativo etico che vuole la Musica come occasione di riflessione sui valori più profondi della nostra storia oltre che opportunità di incontro e di dialogo” spiega il direttore artistico Alessio Vlad che è riuscito a riportare Muti nella Città della Musica dopo il trionfale debutto del 2020.
Muti eseguirà un programma che prevede la Sinfonia in do maggiore op.37 “Roma” di Bizet, Il lago incantato, poema sinfonico op.62 di Ljadov e Les Préludes, S 97. Poema sinfonico n.3 da Alphonse de Lamartine di Liszt.
Nel 1860 di ritorno da un triennio a Villa Medici, Bizet è ancora inebriato dell’arte e dei paesaggi italiani, di quella bellezza che idealmente innerva la sua singolare partitura. Con lo stesso slancio narrativo che Liszt già aveva sperimentato nei suoi poemi sinfonici – nel più celebre, Les préludes, “giustifica” la continua metamorfosi tematica con le “meditazioni” di Lamartine. E che permeerà anche l’evocativa “scena da favola” che il russo Ljadov – allievo di Rimskij-Korsakov e a sua volta maestro di Prokof’ev – compone nel 1908. Affreschi musicali di cui Muti delinea ogni sfumatura e spessore, nell’instancabile ricerca della perfezione.
Giovedì 28, venerdì 29 e sabato 30 luglio gli ensemble cameristici dell’Orchestra Cherubini saranno protagonisti di sei concerti da camera che animeranno alcuni dei luoghi più belli di Ravello: la sala dei Cavalieri di Villa Rufolo, la Chiesa di San Giovanni del Toro e la chiesa di Santa Maria a Gradillo.
