Michael Alans, 45 anni, di Bolton, è il protagonista di una storia quanto meno incredibile. Sostiene infatti non solo di essere in contatto con gli alieni, ma che questi ultimi lo abbiamo scelto per introdursi, attraverso le sue azioni, nella razza umana.

Una storia molto inquietante, anche perché l’uomo sostiene di comunicare con gli alieni fin da quando era piccolo. Tutto, secondo il racconto di Michael, sarebbe iniziato quando lui da bambino avrebbe esposto sul davanzale una statuetta di E.T.

Perché Michael è stato scelto dagli alieni?

Ma veniamo al racconto dettagliato. L’uomo non sa perché gli extraterrestri abbiano scelto proprio lui per comunicare con gli umani. Forse – sostiene – perché abitava in un luogo particolarmente isolato e quindi c’era la possibilità di non lasciare testimoni sul campo. Fatto sta che l’uomo racconta di essere stato varie volte rapito dagli alieni, che si sarebbero serviti di lui per mettersi in contatto con gli umani.

In realtà gli extraterrestri non avrebbero mai spiegato a Michael perché proprio lui sarebbe stato il “prescelto”. I loro obiettivi anzi rimarrebbero piuttosto misteriosi. L’uomo racconta anche di essersi sottoposto a delle sedute di ipnosi e di aver scoperto che l’esposizione della statuetta sul davanzale sarebbe stata predisposta ad arte e non sarebbe stata solo frutto di un caso.

I ricordi di infanzia di Michael sugli alieni

Michael ha raccontato che ha molti ricordi dell’infanzia con il legame con gli alieni. Da sempre essi si sarebbero manifestati, materializzandosi davanti a lui, tanto che fino ad un certo punto, da piccolo, ha creduto che fossero degli animali selvatici.

Poi, a poco a poco, si sarebbe reso conto della loro vera natura. Erano degli esseri strani, tutti grigi e comunicavano con lui anche attraverso il suo gatto Meg.

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Una volta è stato proprio il suo gatto ad avvertirlo che gli alieni lo aspettavano in giardino per parlare con lui.

Un’altra volta invece Michael ha avuto l’impressione che qualcuno lo accarezzasse e pensava che fosse la madre. Ma, ad un certo punto, girandosi, ha visto che al posto della madre c’era un alieno tutto grigio.

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Davvero una storia che sembra uscita da un film di fantascienza e che crediamo possa far discutere per la sua singolarità. Non si sa se sia opportuno credere alle parole di Micheal, ma è che chiaro che c’è tanta curiosità sul riuscire a provare l’esistenza delle forme di vita aliene.