La nuova imposta UE su cibi ultra-processati e alcolici leggeri punta a ridurre le malattie cardiovascolari, promuovendo prevenzione e stili di vita più sani in Europa.
L’Unione Europea sta per introdurre una misura fiscale innovativa e restrittiva che interesserà direttamente il carrello della spesa dei cittadini: a partire dal 2026, infatti, sarà applicata una nuova tassa su cibi ultra-processati e bevande alcoliche leggere, con particolare attenzione agli alcopops, le bevande alcoliche zuccherate molto diffuse soprattutto tra i più giovani. Questa decisione rientra nel più ampio Piano europeo per la salute cardiovascolare, attualmente in fase di definizione, che mira a ridurre drasticamente l’incidenza delle malattie del cuore, prima causa di morte nel continente.
Il contesto e le ragioni della nuova tassa UE
Negli ultimi anni, la Commissione europea, guidata dal commissario alla Salute Oliver Várhelyi, ha intensificato l’attenzione verso la prevenzione delle patologie cardiovascolari, ritenute un’emergenza sanitaria pubblica di prima grandezza. Pur essendo l’approccio preventivo il più efficace ed economico, finora è stato spesso sottovalutato nei programmi sanitari nazionali e comunitari.
Il documento di lavoro, anticipato in esclusiva da Euractiv, sottolinea come i principali fattori di rischio siano legati al consumo eccessivo di alcol, tabacco, nuovi prodotti a base di nicotina e, in modo particolare, di alimenti ultra-processati, definiti con la sigla HFSS (high in fat, sugar, salt, ovvero ricchi di grassi, zuccheri e sale). Questi prodotti contribuiscono in modo preponderante all’epidemia di malattie cardiovascolari nell’UE, compromettendo la salute pubblica e gravando sui sistemi sanitari nazionali.
Tra i prodotti più problematici figurano gli alcopops, bevande alcoliche dal gusto dolce e accattivante che nascondono la presenza di alcol, rendendole particolarmente insidiose per i giovani consumatori. La Commissione punta quindi a rendere meno accessibili e convenienti questi prodotti tramite strumenti fiscali mirati, con l’obiettivo di incentivare scelte alimentari più salutari e stili di vita più sostenibili.

Il piano prevede l’entrata in vigore, dal 2026, di una tassa comunitaria specifica che colpirà i cibi ultra-processati e le bevande zuccherate o alcoliche leggere. Questa strategia fiscale rappresenta un cambio di paradigma nell’approccio alla salute pubblica, spostando l’attenzione dalla cura alla prevenzione.
Gli obiettivi fissati dalla Commissione sono ambiziosi e riguardano il periodo fino al 2035:
- una riduzione del 20% della mortalità per malattie cardiovascolari;
- il raggiungimento di tassi di diagnosi e controllo del 70% per l’ipertensione;
- il raggiungimento di tassi di diagnosi e controllo dell’80% per diabete e obesità.
Per supportare questi risultati, è prevista anche l’iniziativa “EU cares for your heart”, un programma digitale e personalizzato che accompagnerà i cittadini europei lungo tutto l’arco della vita, facilitando l’adozione di comportamenti più salutari e aiutando i governi nazionali a sviluppare piani sanitari cardiovascolari integrati entro il 2027.
Oltre alla tassa, la Commissione intende rafforzare il sistema di prevenzione con altre misure strutturali:
- l’adozione di nuove raccomandazioni del Consiglio UE volte a migliorare lo screening precoce delle malattie cardiovascolari;
- la creazione di una rete paneuropea di centri specializzati in salute cardiovascolare;
- l’implementazione di strumenti basati su intelligenza artificiale e analisi dati per la medicina personalizzata;
- l’incremento degli investimenti in ricerca e innovazione sanitaria, con particolare attenzione a diete sane e assistenza sanitaria innovativa.
Queste azioni rientrano nel più ampio quadro di un’Unione Europea sempre più impegnata a promuovere la salute pubblica dei suoi circa 450 milioni di abitanti, garantendo coesione sociale e sostenibilità.
