Si è spenta Carla Fracci all’età di 84 anni nella sua Milano. Da giorni c’era apprensione per le sue condizioni di salute, da tempo lottava contro un tumore.

Fracci è stata una delle ballerine più famose di tutto mondo, orgoglio milanese della Scala. Nata nel 1936 a Milano, nel corso della sua carriera si è esibita con i più grandi, da Nureyev a Baryshnikov.

Tra la fine degli anni cinquanta e durante gli anni settanta danza con alcune compagnie straniere, quali il London Festival Ballet, il Sadler’s Wells Ballet, ora noto come Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet. Dal 1967 è una ballerina ospite dell’American Ballet Theatre.

La sua notorietà si lega alle interpretazioni di ruoli romantici e drammatici, quali Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini, Medea. Ha danzato con vari ballerini, tra i quali Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Marinel Stefanescu, Alexander Godunov, Erik Bruhn, Gheorghe Iancu, Roberto Bolle. Da Giselle danzata con Bruhn viene tratto un film nel 1969.

Eugenio Montale le dedicò una poesia, La danzatrice stanca, inserita nel Diario del ’71 e del ’72, uscito nel 1973.

Dal novembre del 2000 al luglio del 2010 dirige il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Ne segue il repertorio tradizionale e quello firmato da Sergej Djagilev per i Ballets Russes. A quest’attività affianca la riproposta di balletti perduti e nuove creazioni sotto la direzione di Beppe Menegatti.

Con lei se ne va probabilmente l’etoile più amata e conosciuta del nostro paese.