Salerno. Con tempi d’attesa record che possono raggiungere fino a 200 giorni, la situazione delle liste d’attesa nella Neuropsichiatria Infantile presso l’Asl del territorio è “allarmante” e richiede “un intervento urgente“.
“I bambini che necessitano di cure cruciali sono costretti a subire ritardi inaccettabili nell’accesso ai servizi sanitari. Questa situazione non solo mette a rischio la salute e il benessere dei bambini, ma anche le famiglie che attendono con ansia e timore una valutazione per i propri figli“. A lanciare l’allarme Mario Polichetti, sindacalista della Uil Fpl provinciale e Primario del Reparto di Gravidanza a Rischio presso il San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
“Le liste d’attesa nell’Asl di Salerno per la Neuropsichiatria infantile sono davvero preoccupanti. Non possiamo permettere che i bambini e le loro famiglie debbano aspettare così a lungo per un appuntamento cruciale. Ogni giorno di ritardo può significare perdere l’opportunità di intervenire tempestivamente e di iniziare le cure necessarie. È fondamentale che la Regione Campania intervenga immediatamente per ridurre queste liste d’attesa e garantire un accesso più rapido ai servizi per i minori. I bambini non possono aspettare fino a dicembre per ricevere la cura di cui hanno bisogno“, ha aggiunto il sindacalista.
È evidente, dunque, che il passaggio da sintomi a interventi terapeutici potrebbe risultare “troppo lungo“, minando la possibilità di diagnosi precoci e interventi tempestivi che sono fondamentali per il successo delle cure. Il tempo perso, secondo quanto sostenuto dal sindacalista, potrebbe aggravare i problemi di salute dei bambini e rendere più complesso il percorso terapeutico.
“La salute dei nostri bambini è una priorità assoluta e non possiamo permettere che vengano penalizzati da ritardi nell’accesso alle cure di cui hanno bisogno. Chiedo quindi alla Regione Campania di adottare misure concrete per ridurre le liste d’attesa e garantire un accesso più rapido e efficiente ai servizi di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl”, ha concluso Polichetti.