Territorio

Amalfi. Contenitori biodegradabili per i limoni farciti d’asporto: gli esercenti protocollano proposta in Comune

Utilizzare contenitori in materiale compostabile per i limoni farciti d’asporto, facilitando, così, il loro conferimento e riducendo l’impatto negativo sul decoro urbano. Questa la proposta protocollata questa mattina in Comune da parte degli esercenti che commercializzano gli sfusati ripieni di sorbetto, stabilita nel corso di un incontro tenutosi ieri sera nell’antica repubblica marinara. Questo, dunque, lo step preliminare alla conclusione della fase partecipata avviata dal Comune per limitare gli effetti negativi sul decoro urbano della commercializzazione del popolarissimo “lemon in the lemon”.

Potrebbe, dunque, concludersi con una mediazione che andrà incontro, contestualmente, da un lato, all’esigenza di decoro urbano evidenziata da parte del Comune, dall’altro, a quella dei commercianti di proseguire nella vendita degli sfusati on the road come avvenuta finora, senza alcuna interdizione all’asporto. Scongiurando, così, anche l’obbligo di consumazione al tavolo.

Alla prima proposta, determinante per raggiungere un punto d’incontro, se n’è aggiunta un’altra non meno importante, specie in prospettiva: gli esercenti riunitisi hanno, infatti, espresso anche la volontà di iniziare una campagna di sensibilizzazione per la raccolta dei residui di limone sia attraverso le piattaforme social che all’interno dei propri punti vendita.

Palazzo di Città aveva indicato, infatti, dalla pubblicazione della comunicazione con la quale intendeva dare avvio al procedimento per la regolamentazione del commercio dei Limoni farciti, avvenuta venerdì scorso, un termine di dieci giorni per una concertazione con le parti interessate. Tra cui, innanzitutto, gli esercenti.

Sin dall’inizio era apparso chiaro che non c’era alcuna intenzione di arrivare ad uno scontro diretto con il Comune: tra gli operatori della categoria c’è, infatti, la consapevolezza delle conseguenze negative all’abbandono di rifiuti organici – e non solo sfusati – in strada. Al tempo stesso, l’avvio della fase partecipata era stato finalizzato a ridurre l’impatto potenzialmente negativo delle limitazioni all’asporto dei Limoni farciti.

Occorrerà, dunque, soltanto attendere il parere del Comune sul tema in vista della conclusione della fase di confronto.

Andrea Bignardi

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