Limoncello di Sorrento: la sua fama lo precede? Impossibile resistere ad un bicchierino di limoncello fatto in casa ghiacciato appena uscito dal freezer soprattutto in una calda serata estiva sotto un cielo stellato comodamente sdraiati su un comodo divanetto.
Questa è la scena che si presenta ai miei occhi quando penso al limoncello, un liquore nobile ma semplice allo stesso tempo fatto con pochi ingredienti e da una lunga macerazione.
La storia del limoncello è legata a numerose leggende. Una di queste racconta che il famosissimo liquore fu preparato per la prima volta da monaci certosini che cacciarono dalla loro terra le sirene da cui appresero l’arte di realizzare questo delizioso liquore che veniva sorseggiato tra una preghiera e l’altra.
Una leggenda narra invece che il limoncello fu preparato da pescatori che lo bevevano al mattino per affrontare al meglio le fredde giornate invernali.
Ma la storia più recente vede il liquore nascere agli inizi del 1900 quando il nipote di Maria Antonia Farace, proprietaria di una piccola pensione dell’Isola di Capri, pensò di realizzare questa specialità utilizzando i frutti delle rigogliose piante curate dalla zia.
Dapprima il limoncello fu preparato in piccole quantità, giusto per allietare il dopocena degli ospiti della pensione, dopodichè fu avviata una piccola produzione artigianale in breve conosciuta in tutta la zona.
Le materie prime
Per realizzare un limoncello di ottima qualità bisogna partire dalle materie prime doverosamente scelte di qualità eccellente.
Negli ultimi anni abbiamo visto interi scaffali di supermercati riempirsi di prodotti di scarsa qualità anche provenienti dall’estero che nulla hanno a che vedere con il vero limoncello sorrentino.
Per realizzarlo bisogna utilizzare l’originale limone di Sorrento, il “Gran Ovale”, un prodotto con la denominazione IGP prodotto nella zona che va da Vico Equense a Massa Lubrense e nell’Isola di Capri.
Qui le piante del limone sono coltivale sotto impalcature di pali di castagno altre 3 metri che garantiscono la protezione dei frutti dagli agenti atmosferici.
La raccolta si effettuata solitamente nel periodo che va da febbraio ad ottobre quando i limoni acquisiscono una forma ovale e un bel colore giallo citrino.

La ricetta
Ingredienti
- 10 limoni IGP di Sorrento
- 1,200 l di alcool 95°
- 1,200 l di acqua
- 800 g di zucchero
Preparazione
La prima cosa da fare per realizzare un ottimo limoncello è lavare per bene i limoni sotto l’acqua corrente tiepida utilizzando una spazzolina da cucina in modo da eliminare perfettamente qualsiasi sporcizia ed eventuali residui di insetticidi.
Spazzoliamo delicatamente la buccia senza forzare troppo per evitare di danneggiarla e disperdere il profumo del limone. Una volta lavati con cura asciughiamoli con un canovaccio pulito e procediamo.
Con un coltellino ben affilato sbucciamo i limoni facendo molta attenzione a non tagliare la parte bianca della scorza.
Per facilitare l’operazione possiamo usare il pelapatate. In una brocca versiamo 900 ml di alcool in cui immergeremo le scorse dei limoni.
Con un cucchiaio di legno affondiamole perfettamente nel liquido fino a spingerle sul fondo della brocca. A questo punto copriamola con un canovaccio asciutto e mettiamola in un luogo buio e asciutto a riposare per 1 mese.
La prima fase di preparazione è terminata e non rimane altro che aspettare l’arrivo del mese seguente per continuare e terminare la preparazione. In questo periodo la buccia macererà nell’alcool e il liquido assumerà il sapore ed il colore tipico dei limoni.
Trascorso il tempo di riposo riprendiamo la brocca e continuiamo la realizzazione del limoncello.
In un pentolino versiamo l’acqua e lo zucchero, poniamolo su un fornello acceso e lasciamo che il liquido si riscaldi dolcemente.
Mentre diventa tiepido continuiamo a mescolare con un cucchiaio di legno fino a quando lo zucchero si sarà sciolto completamente. Lasciamo raffreddare lo sciroppo poi uniamolo all’infuso insieme al restante quantitativo di alcool.
Mescoliamo perfettamente, copriamo di nuovo la brocca con un canovaccio pulito e lasciamo riposare il limoncello per altri 40 giorni sempre in un luogo buio.
A questo punto il liquore al limone è pronto. Prendiamo un colino a trama finissima e filtriamolo cestinando completamente le bucce che nel frattempo avranno perso il loro colore giallo brillante.
Ora è il momento di riporre il limoncello in apposite bottiglie e lasciarlo a risposo un ulteriore mese prima di riporlo nel freezer e consumarlo.

Come conservarlo e servirlo
Per ottenere un ottimo limoncello che non congeli nel freeze bisogna che l’alcool sia di ottima qualità quindi, prima di iniziare la preparazione rechiamoci in un negozio specializzato e scegliamone uno senza badare al prezzo per evitare di avere brutte sorprese.
Dopo essere stato preparato il limoncello deve essere conservato nel freexer ed essere servito a fine pasto.
Come abbiamo già detto, scegliendo dell’ottimo alcool il liquore resterà intatto e sarà un piacere gustarlo molto freddo. Con un prodotto scadente rischieremo che il liquore congeli durante la permanenza nel freezer.
Oltre che sorseggiarlo nell’apposito bicchierino, tenuto anch’esso nel congelatore, ci sono altri modi con cui gustare questo profumatissimo liquore.
Primo fra tutti è sul gelato. Infatti, oggigiorno, è sempre più frequente trovare, tra le proposte dei migliori ristoranti, il gelato al fior di latte irrorato da un abbondante colata di limoncello ghiacciato.
Anche in pasticceria il limoncello è molto utilizzato soprattutto per arricchire creme al limone o profumare dolci e biscotti.
Prezzo di acquisto
Per soddisfare le esigenze dei clienti numerose ditte produttrici del limoncello di Sorrento confezionano il famosissimo liquore in diversi formati.
Dalla bottiglia da 50 cl a quella da 70 cl fino ad arrivare a quella da 100 cl adatto ai consumatori abituali di limoncello o a chi ama offrirlo ai propri amici alla fine di ogni cena.
I prezzi, per un ottimo prodotto, si aggirano dai 12 euro nel formato più piccolo ai 20 euro nel formato più grande. La bottiglia intermedia costa invece 16 euro circa.
Un ottimo prezzo se si considera la lunga lavorazione e l’ottima qualità degli ingredienti. Conviene inoltre farlo a casa? Forse sì, forse no: lontano dalla Costiera i limoni giusti possono costare davvero tanto.
Comprare un’alternativa da supermercato, però, non è quasi mai sinonimo di qualità. Fate la vostra scelta non solo in relazione al prezzo, ma al fatto che i prodotti di qualità costano, forza di cose, qualcosa in più.