I giudici del Tribunale del Riesame hanno rigettato il ricorso dei legali della società “Li Galli”, relativamente ai sigilli posti alla passerella ed al ricovero barche.

Quest’ultima costruzione, infatti, è in attesa di condono e, dunque, non sarebbe dovuta essere sottoposta ad alcun intervento edificatorio. Per quanto concerne la passerella, invece, sarebbero state violate normative inerenti al demanio pubblico. Lo scrive il quotidiano “Il Mattino” in un pezzo a firma di Petronilla Carillo.

La vera partita giudiziaria che andrà a dirimere la questione, tuttavia, sarà quella dell’appello, che sarà discusso nel prossimo mese di gennaio. Questo era stato proposto dalla Procura contro il provvedimento del Gip Giandomenico D’Agostino che soltanto parzialmente aveva accolto le richieste della stessa. L’ipotesi avanzata dai magistrati inquirenti, infatti, è quella di reati urbanistici ed ambientali.

La base per la richiesta di sequestro della Procura, infatti, era una lottizzazione definita, in alcune parti, abusiva e, per paradosso, realizzata su immobili essi stessi già caratterizzati da abusi. Il giudice per le indagini preliminari, tuttavia, non condivise la posizione della stessa, ritenendo che fossero illegittime ma non sufficienti a parlare di lottizzazione abusiva, essendovi un totale stravolgimento dell’originaria destinazione soltanto nell’area del noleggio barche.

Secondo gli inquirenti l’isola sarebbe sottoposta ad un vincolo di inedificabilità assoluta. Le modifiche strutturali erano state individuate dagli inquirenti nel coro di un sopralluogo compiuto nel Luglio dello scorso anno. Poi, l’ordinanza del Comune di Positano con cui si intimava la sospensione dell’attività edificatoria e l’inizio della lunga fase processuale.

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