Mettere in sicurezza la Strada Statale 163 Amalfitana e le strade provinciali della Costiera Amalfitana.

Continua a chiederlo con forza scrivendo, tra gli altri, al Prefetto di Salerno ed al governatore De Luca, il presidente dell’Associazione per la tutela della vittime della strada Salvatore Gagliano in seguito alla tragedia di Ravello che ha ulteriormente fatto accendere i riflettori sul tema della scarsa sicurezza stradale in Costiera Amalfitana.

Una vicenda, quest’ultima, che secondo Gagliano potrebbe essere considerata “una tragedia forse evitabile“, e che, in quanto tale, richiede urgenti interventi manutentivi, che possano rendere più sicure le strade della Divina.

Confidando nella speranza che certi eventi non si verifichino più ed operando nella totale apatia istituzionale, ci si erge in tal modo a Giudice Supremo – si legge nella lettera di GaglianoMa questa ci sembra un’estrazione a sorte della prossima vittima dell’incuria e del degrado degli assi viari“.

Insufficienti, in quanto non sostanziali ma solo superficiali, espressione di un semplice restyling, sembrano essere stati anche i lavori compiuti alla vigilia del Giro d’Italia.

Le cadute verificatesi sarebbero dovute, infatti, secondo il presidente dell’associazione, alle condizioni di degrado del piano stradale.

L’asfalto è ormai consunto per l’uso – si legge, infatti, nella lettera – Nelle rare circostanze di nuova posa non sempre viene rimosso ma funge da base per la nuova sistemazione. La conseguenza di questo è la progressiva riduzione dell’altezza dei parapetti di limitazione della carreggiata (in alcuni tratti i parapetti sono bassi 50 cm.), che facilita e spalanca le porte ad eventi funesti come quello in cui è deceduto il giovane Nicola, autista noto per la sua guida scrupolosa ed attenta e per la profonda conoscenza delle nostre strade”.

L’intervento prioritario è quello del rafforzamento dei muri fatiscenti sul lato mare della carreggiata, in quanto “usurati dal tempo” e “di altezza non conforme alle norme“.

Fatti, non mere concertazioni dialettiche e di facciata, rispetto ai quali anche in termini di impulso, si rivolge invito a Sua Eccellenza il Sig. Prefetto della Provincia di Salerno – conclude Gagliano – di farsi garante di un espresso intervento sollecitatorio che serva ad orientare le scelte programmatiche ed operative, con l’auspicio di non dover continuare ad offrire testimonianze di scusa e di cordoglio“.

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