La Costa D’Amalfi è ancora una volta protagonista di un servizio televisivo firmato Francesca Ghidini, si tratta del format “Storie di Pietra” del famoso programma “Mezzogiorno Italia” in onda tutti i sabati su Rai 3.
Questa volta la nostra amata Costiera non è sotto i riflettori per la sua bellezza mozzafiato, ma per la sua incredibile storia. Storia che le città costiere trasmettono ai posteri grazie anche alle magnifiche architetture e costruzioni.
Tra le tante quelle che sicuramente colpiscono maggiormente gli occhi di chi si approccia per la prima volta a godere del panorama sono le suggestive torri saracene che si disseminano lungo la Costa.
Queste torri ricordano le nostre radici: il nostro passato di marinai, ma soprattutto di abili guerrieri che combattevano per difendere la propria casa dalle incursioni delle popolazioni straniere.
Il servizio conduce lo spettatore con mano presentando le diverse torri disseminate lungo tutta la penisola sorrentina, per focalizzarsi in seguito sulle due torri di Praiano e Conca.
Da una torre all’altra preziosi sono gli interventi di uomini cultura che danno importanti informazioni su queste magnifiche costruzioni. Queste, come spiega il giornalista Antonio Siniscalchi possono essere chiamate in diversi modi: costiere, di cereali oppure torri cavallare.
La prima torre che viene presentata è l’iconica Torre del Greco. Qui lo scrittore Flavio Russo ci dà delle informazioni sulle torri costiere in generale: sono circa 400 lungo tutta la penisola sorrentina e ,tra queste, alcune furono costruite intorno al 1200, altre nel 1500.
Le torri vengono definite come “fortini autonomi in grado di difendersi da sbarchi e agguati corsari”.
La seconda e la terza torre si trovano a Seiano, frazione di Vico Equense.
La prima che ci viene presentata è la Torre di Caporivo, mentre la seconda è quella di Punta la guardia.
Quest’ultima come spiega, Mauro Colandrea , membro dell’associazione “la Torretta” che si occupa dal 2014 di questo bene storico ed archeologico, è attualmente coinvolta in operazioni di recupero e valorizzazione.
Si giunge quindi a Praiano dove la torre costiera ha ripreso vita grazie all’artista Paolo Sandulli. Oggi la torre non protegge più gli abitanti di Praiano da incursioni esterne, ma protegge l’arte che a sua volta difende la memoria di un popolo.
Infatti, attualmente, la torre è un magnifico laboratorio di pittura e scultura in terracotta, nonché la musa ispiratrice dell’artista.
Ultima, ma non per importanza, è la torre di Conca dei Marini. Questa torre cinquecentesca come spiega il giornalista Mario Amodio è un “anfiteatro sul mare”.
E’ un monumento, è un elemento caratterizzante della nostra terra che oggi giorno si scaglia sul mare rivitalizzata grazie ai diversi interventi di recupero.
La sua bellezza però non deve essere ricercata solamente nella sua esteriorità, ma nel forte legame che stringe tra noi contemporanei ed il nostro eroico passato e per questo motivo deve essere custodita e rispettata da tutta la collettività.