Questa sera, domenica 13 agosto, su Rai3 andrà in onda una puntata del programma condotto da Francesca Fialdini Le Ragazze e tra le tante ospiti della puntata troveremo una donna che racconterà la sua storia risalente al tempo dei partigiani. Prima di scoprire chi è la donna, vediamo di cosa parla il programma.
Le ragazze, di cosa si occupa il programma di Rai3
Dal 2016 va in onda un interessantissimo programma su Rai3 intitolato Le Ragazze e condotto precedentemente da Gloria Guida e attualmente da Francesca Fialdini. Il format ha avuto un grande successo e ha avuto come protagoniste grandi donne che negli anni Quaranta, Cinquanta, Sessanta, Settanta, Ottanta e Novanta hanno avuto vent’anni. La grande novità di questa ultima edizione è che al timone c’è Francesca Fialdini e che il programma è andato in onda per sei seconde serate e una in prima serata. Quella di quest’anno è stata la quarta stagione e in tutti questi anni sono state realizzate oltre 100 interviste.
Attraverso il programma ci immergeremo in anni passati, in episodi della storia che hanno caratterizzato il XX secolo e il tutto verrà trasmesso grazie al racconto e alle interviste di grandi donne completamente differenti tra di loro. Le differenze riguardano estrazione sociale, provenienza, opinioni e istruzione. Tra le ospiti di questa sera troveremo anche Teresa Vergalli. Scopriamo insieme chi è.
Chi è Teresa Vergalli, ospite de Le Ragazze di Francesca Fialdini
Teresa Vergalli nasce nel 1927, più precisamente l’11 di ottobre a Bibbiano. Nasce e cresce in una famiglia contadina originaria della Val D’Enza e nel 1933, quando aveva solamente cinque anni, vede suo padre arrestato. Farà rientro a casa solamente sette mesi dopo. L’uomo sarà amnistiato per il decennio del dicembre del 1933.
Nel 1941, all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, Teresa sta studiando alle Magistrali a Reggio Emilia e due anni dopo aiuterà suo padre che si trovava coinvolto con la Resistenza e con il Comitato di Liberazione Nazionale. A febbraio del 1944 è impossibilitata nel frequentare la scuola per via della guerra e parteciperà attivamente alla Resistenza. Il suo compito sarà quindi quello di staffetta e percorrerà moltissimi chilometri. Stando al suo racconto Teresa non ha mai sparato, ma per paura portava una rivoltella nel reggiseno.
L’avrebbe utilizzata solamente nel caso in cui fosse caduta nelle mani dei nazifascisti. Teresa sopravvisse alla guerra e terminato il conflitto impiegò grande parte della sua vita in politica e ha contribuito alla creazione dell’Unione Donne Italiane. Finisce poi gli studi e lavorerà come insegnante delle elementari presso la scuola del quartiere Don Bosco e Cinecittà Est.