Veronica D’Ascenzo era solo una bambina quando la sua scuola è crollata a causa di un terremoto, lei una delle pochissime sopravvissute.
Il 31 ottobre 2002, la vita di Veronica D’Ascenzo cambiò per sempre. Aveva solamente sei anni quando un terremoto colpì San Giuliano di Puglia, provocando il collasso della sua scuola elementare, la Jovine. In quella tragedia morirono ventisette bambini e una maestra.
Veronica riuscì a salvarsi, rimanendo intrappolata sotto le macerie per otto lunghe ore, con la testa sotto un tavolo, prima che i soccorritori riuscissero a tirarla fuori. Questa esperienza traumatica ha segnato profondamente la sua vita, ma Veronica ha trasformato il dolore in un messaggio di speranza e impegno per la sicurezza scolastica.
Veronica D’Ascenzo è diventata un’importante testimone per la sicurezza nelle scuole. Ha sfruttato la propria esperienza e il suo vissuto per sottolineare l’importanza del diritto per ogni bambino ad avere una scuola sicura, portando avanti nel tempo un impegno costante attraverso interviste e racconti. Il suo obiettivo è di assicurare che nessun altro bambino debba vivere un’esperienza simile a quella che lei ha attraversato.
Il 7 ottobre 2019, Veronica si è laureata all’Università Lumsa di Roma, discutendo una tesi dal titolo: “Didattica e pedagogia al servizio di bambini con danno post traumatico da stress: il caso di San Giuliano di Puglia“.
Alla sua discussione erano presenti il Responsabile della Protezione Civile Angelo Borrelli e Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile che aveva prestato soccorso a San Giuliano di Puglia durante il crollo della scuola. La sua tesi riflette il suo impegno personale per la sicurezza scolastica e l’assistenza ai bambini colpiti da eventi traumatici.
Dopo la laurea, Veronica D’Ascenzo ha scelto di intraprendere la carriera di insegnante, un modo per “ricambiare tutta la solidarietà ricevuta” durante la sua vita. Come ha rivelato in un’intervista a Tagatà su La7, Veronica crede fermamente che “l’insegnante riesce ad arrivare nel cuore di ogni allievo e mette le basi per quello che sarà l’adulto di domani”. Oggi, D’Ascenzo lavora come maestra in una scuola elementare di Roma, portando avanti il suo impegno per la sicurezza scolastica e l’educazione di bambini che hanno subito traumi.
La sua vita e le sue azioni trasmettono un messaggio di “cultura, d’amore e di speranza nel solco della sicurezza scolastica di cui è testimonial con la vita”, come ha affermato la madre Rachele Porrazzo, anch’essa insegnante. Le lezioni imparate dalla sua esperienza personale la rendono un’educatrice unica e speciale, capace di fare la differenza nella vita dei suoi studenti.
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