Leonetta Marcotulli è una scultrice molto conosciuta e apprezzata. Scopriamo i segreti della sua vita privata e professionale.
I primi anni e l’influenza della Libia
Nata a Roma il 2 gennaio 1929, Leonetta Marcotulli ha trascorso alcuni degli anni formativi della sua infanzia in Libia. Questa trasferta ha segnato un importante episodio nella sua vita, essendo lo zio, Florestano Di Fausto, l’architetto dietro il grande Arco dei Fileni. Questo monumento, situato nel cuore del deserto, è intriso di storia e leggenda, rappresentando l’incontro di due fratelli che corsero, uno da Tripoli e l’altro da Bengasi, per determinare il confine del paese.
L’incontro con il Venezuela e la vita familiare
La sua avventura continua in Venezuela, una nazione che ha avuto un profondo impatto sulla sua visione artistica. In questo paese ricco di diverse culture, Leonetta, chiamata anche “Lilly”, ha conosciuto e sposato Renzo Durand de la Penne. Dalla loro unione sono nati tre figli: Lorenzo, Marina ed Alessandra.
Ma il Venezuela non le ha dato solo una famiglia; ha seguito le orme del fratello Maurizio diventando campionessa di automobilismo. Il suo talento e la sua passione l’hanno portata a vincere titoli prestigiosi come il IV Gran Premio Palmarejo-Caracas e il Gran Premio de Cuba.
Il ritorno in Italia e la passione per il volo
Leonetta non ha mai dimenticato le sue radici italiane. Al suo ritorno, ha scoperto e coltivato un amore profondo per il volo a vela. Alla fine degli anni ’50, ha fatto storia diventando la prima donna in Italia a ottenere il brevetto per pilotare l’aliante, e lo ha fatto presso l’Aeroclub di Rieti.
L’esplosione artistica a Roma
Tuttavia, è a Roma che il vero spirito creativo di Leonetta Marcotulli si manifesta in tutto il suo splendore. Tra le mura dello studio di Trastevere e quello di Rocca Canterano, ha dato vita a opere straordinarie, spaziando dalla scultura a quello che lei ama chiamare “giardinaggio romantico“. Questi giardini, abbelliti da piante autoctone, ospitano le sue Donne Silenti e piccoli animali, tutti frutto della sua fervida immaginazione e abilità manuale.
Il suo talento non è rimasto inosservato. Le sue creazioni sono state esposte per la prima volta a Roma, presso lo Studio del Canova, rivelando al pubblico enigmatiche donne fortemente influenzate dal suo soggiorno in America Latina.
Riconoscimenti e esposizioni internazionali
La variegata produzione artistica di Leonetta non ha conosciuto confini. Le sue opere sono state esposte non solo in tutta Italia, ma anche negli Stati Uniti, in particolare alla Carib Art Gallery di New York. Ma la sua influenza sudamericana non è stata dimenticata: le sue opere sono state mostrate in Venezuela e in Argentina. Anche la Francia ha avuto l’opportunità di ammirare le sue creazioni.