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Le Iene, a distanza di anni, continuano a far luce sulla strage di Erba. Chi ha commesso realmente l’omicidio? La verità.
Rosa Bazzi e Olindo Romano, i protagonisti della tragica Strage di Erba del 2006, potrebbero essere innocenti? In “Le Iene presentano Inside”, Antonino Monteleone e Francesco Priano affrontando criticamente i “pilastri” accusatori che hanno portato alla condanna definitiva dei coniugi.
Il primo punto di riflessione si concentra sui tre principali elementi della prova. Il riconoscimento dell’unico testimone oculare, il ritrovamento di una macchia di sangue e le confessioni iniziali. Monteleone e Priano analizzano con attenzione i dettagli di questi pilastri, evidenziando le criticità emerse dagli interrogativi sulle indagini.
La puntata si apre con l’esame dei dubbi che circondano l’11 dicembre 2006, data in cui quattro vite furono tragicamente spezzate a Erba (Como). Romano e Bazzi, condannati all’ergastolo per l’omicidio di Raffaella Castagna, Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini, sono ora al centro di un’inchiesta dettagliata che si propone di scardinare le convinzioni che li vedono colpevoli.
Tra i protagonisti di questa vicenda, emerge la figura di Azouz Marzouk. Il tunisino che, pur con un passato controverso legato a problemi di droga, ha sempre sostenuto l’innocenza dei coniugi condannati, facendo emergere dubbi sulle indagini e sul movente delle continue liti condominiali.
Il reportage si sofferma sulle lacune delle prove contro Romano e Bazzi, sottolineando il vuoto nelle intercettazioni e nelle confessioni, elementi fondamentali nella ricostruzione degli eventi. La macchia di sangue trovata sulla macchina di Olindo Romano viene analizzata in dettaglio, mettendo in discussione la certezza della prova e il rischio di inquinamento della stessa.
Nella quarta parte, l’inchiesta si focalizza sulla morte di Valeria Cherubini e sulle confessioni, poi ritrattate, di Rosa e Olindo. Monteleone sottolinea gli errori commessi durante le confessioni, evidenziando una valanga di imprecisioni che ha sollevato ulteriori interrogativi sulla credibilità delle prove a carico dei coniugi.
La quinta e ultima parte dell’inchiesta raccoglie testimonianze di chi ritiene che non siano state approfondite alcune piste investigative. Si esplora la possibilità di rivalità di Azouz Marzouk con altri gruppi per lo spaccio di stupefacenti e si presenta un possibile supertestimone, Chemcoum Ben Brahim, che fornisce una versione alternativa degli eventi della sera della strage.
La richiesta di revisione del processo presentata dal sostituto procuratore generale di Milano, Cuno Tarfusser, ha contribuito a sollevare ulteriori dubbi sulla versione ufficiale della strage di Erba.
Chi ha quindi compiuto la strage? Alla luce dei dettagli non ci sono ancora trovati i reali colpevoli, ma senza dubbio Le Iene continueranno nel loro percorso per scoprire la verità.
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