Gaetano Pecoraro è un nome familiare per gli spettatori de Le Iene. Scopriamo insieme alcuni dettagli sulla sua vita personale, la sua carriera e altre curiosità.
Dati Personali: Età e Segno Zodiacale
Gaetano Pecoraro è nato a Palermo il 4 settembre 1984, sotto il segno della Vergine, il che lo rende attualmente un uomo di 38 anni. Nonostante la sua popolarità, non molto è noto sulla sua vita al di fuori del lavoro.
Nella vita privata, Gaetano Pecoraro è legato sentimentalmente alla sua compagna, Marilù Palmieri. La coppia ha un figlio di nome Giuseppe, a cui sono entrambi molto legati.
Il Parrucchino: Una Curiosità Inaspettata
Tra le curiosità che circondano Pecoraro, c’è quella legata ai suoi capelli. Negli ultimi anni, infatti, i capelli di Pecoraro sono cresciuti in modo quasi incredibile. Questo ha suscitato la domanda tra molti utenti: si tratta di un trapianto o di un parrucchino? La risposta resta, al momento, un mistero.
Carriera: Dall’Università a Le Iene
Gaetano Pecoraro ha studiato al Liceo Scientifico, per poi conseguire il diploma di laurea in Storia Contemporanea a Roma, presso l’Università La Sapienza. La sua formazione lo ha preparato per una carriera di successo nel giornalismo.
Pecoraro ha iniziato la sua carriera presso la redazione di Telejato, poi è passato all’Ansa di Milano e al sito Fattoquotidiano.it. Le sue prime esperienze televisive risalgono al 2011, quando è diventato inviato del programma Piazzapulita su La7.
Dal 2015, Pecoraro è entrato nella squadra de Le Iene, occupandosi principalmente di inchieste giudiziarie di grande rilievo. Nel 2017, è stato l’unico giornalista italiano a occuparsi dell’attacco chimico di Khan Shaykhun durante la guerra civile in Siria. Ha anche condotto uno speciale sulla pandemia da Sars-Cov2, intitolato “Due anni di Covid”.
L’Autore: Il Libro su Matteo Messina Denaro
Oltre al giornalismo, Pecoraro ha anche una vena letteraria. Ha scritto il libro “Il male non è qui”, edito da Sperling&Kupfer, un romanzo su Matteo Messina Denaro, pubblicato il 7 giugno 2022. Nel libro, esplora le ferite aperte del nostro Paese, trent’anni dopo le stragi di mafia.