Una scoperta straordinaria quella che riguarda le api, che secondo alcuni scienziati hanno delle competenze numeriche che sono molto simili a quelle degli uomini. Gli scienziati dell’Università di Padova, Tolosa e Losanna hanno dimostrato tutto ciò in un nuovo studio pubblicato sulla rivista PNAS.
La ricerca è stata coordinata dal Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova. Ormai da tempo questo gruppo di ricercatori studia le basi biologiche che costituiscono i processi cognitivi.
Le capacità delle api
Le api sarebbero in grado di attribuire un senso numerico alle cifre. Inoltre questi insetti sarebbero in grado di disporre le cifre stesse in ordine crescente, proprio come fanno gli esseri umani. Riuscirebbero ad operare disponendo i numeri più piccoli a sinistra e quelli più grandi a destra.
Questa scoperta è davvero interessante, perché le api utilizzerebbero un modello spaziale che corrisponderebbe a quella che viene definita LMN, linea numerica mentale.
Gli studiosi hanno sfruttato delle sessioni di allenamento con delle api, per vedere quanto fossero capaci di associare il numero 3. Poi hanno mostrato agli insetti un numero più grande, il 5, e un numero più piccolo, ovvero l’1.
Questi numeri venivano rappresentati su due pannelli e le api avevano la possibilità di scegliere, abbinando le quantità verso destra o verso sinistra, in due altri pannelli. Attraverso lo studio dei comportamenti delle api, che cercavano di associare la ricompensa ad altre quantità numeriche rispetto al 3, gli scienziati hanno capito che riuscivano ad associare le cifre verso destra o verso sinistra.
Il cervello delle api
Gli scienziati considerano questo comportamento delle api nella loro associazione numerica piuttosto particolare, perché comunque questi insetti hanno un cervello molto più piccolo rispetto a quello umano.
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Il numero dei loro neuroni è molto ridotto. Tuttavia, nonostante le più importanti differenze evolutive, è possibile secondo gli esperti poter contare su una convergenza di strategie di elaborazione numerica anche in specie differenti.
Gli scienziati ritengono che la rappresentazione numerica sia radicata nell’organizzazione dei sistemi nervosi. Per questo i due emisferi cerebrali, anche in specie differenti, riescono ad elaborare informazioni che sono praticamente le stesse.
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Gli scienziati sono giunti alla conclusione che la capacità di ordinare i numeri nello spazio sia qualcosa di radicato, una capacità molto antica emersa in diverse specie. Potrebbe essere un fattore incorporato nella struttura neurale degli organismi, indipendentemente dal fatto che ci si riferisca a specie meno complesse o più complesse.