Territorio

Incendio Capo d’Orso: ulteriori lavori al costone per oltre 311mila euro

Diviene, giorno dopo giorno, sempre più salato il conto, in termini anche economici e non solo ambientali, che il territorio della Costiera Amalfitana paga per gli incendi innescati nella scorsa estate. Ed, in particolare, di quello di Capo d’Orso, divampato il 12 Agosto scorso.

Dopo i disagi e la chiusura, perlopiù parziale e per fasce orarie, della rotabile, e, oggi, l’apertura a senso unico alternato nel tratto compreso tra i km 39+300 e 39+600, non distante dal santuario di Santa Maria de Olearia, il costone subirà certamente ulteriori lavori, quantificati in 311.142,55 euro nella recente delibera di giunta del comune di Maiori (la proposta n.183 del 6 Ottobre).

In fase di ispezione dei luoghi, infatti, come si legge nella proposta di deliberazione, che ripercorre tutte le principali tappe della risposta – sia in termini operativi che economici – ai danni procurati dal vasto incendio al costone di roccia limitrofo a Capo d’Orso lungo l’Amalfitana, erano “emerse ulteriori criticità inerenti a numerosi blocchi instabili, specie nei due impluvi, e altri alberi danneggiati e quindi morenti in corrispondenza del versante della montagna prospiciente il tratto di SS 163 – Amalfitana tra le chilometriche 39+300 e 39+400; al fine di mitigare il rischio nel tratto in questione, sono necessari ulteriori interventi“.

Nello specifico la ditta Cardine, affidataria dei lavori di disgaggio e messa in sicurezza iniziati immediatamente dopo il rogo, in occasione del sopralluogo sul costone prodromico all’emergere dell’esigenza di nuovi lavori, ha ritenuto necessaria l’apposizione, limitatamente al tratto compreso tra i km 39+300 e 39+400, di una barriera parasassi sul versante incombente lungo la SS 163, quella di una rete metallica ulteriore, oltre che di biostuoia per il contenimento dei terreni sciolti, il taglio di piante non interessate dal precedente intervento e giudicate non recuperabili, oltre che la pulizia di due impluvi adiacenti ed il disgaggio di blocchi instabili.

Esigenze, queste ultime, che ha reso necessaria un’ulteriore perizia in somma urgenza che ha quantificato economicamente l’importo dei lavori, che hanno ricevuto un finanziamento di 350mila euro dalla Regione Campania.

Andrea Bignardi

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