Lavorare è qualcosa di utile, non solo perché permette di vivere in maniera adeguata, ma anche perché ci permette di essere impegnati giorno dopo giorno e di raggiungere costantemente degli obiettivi.

Sappiamo tutti che, nel momento in cui un lavoro piace particolarmente, risulta meno stressante dedicarsi ai compiti quotidiani. Adesso, però, una nuova ricerca mette in evidenza che comunque non si dovrebbero mai superare alcuni limiti. Il rischio sarebbe, infatti, quello di creare uno stato di depressione, specialmente quando sul luogo di lavoro il livello di stress è molto elevato.

Lo studio sul lavoro e la depressione

Lavorare troppo, quindi, secondo questa nuova ricerca, potrebbe comportare delle conseguenze negative sulla salute. Gli esperti hanno voluto soffermarsi sulla correlazione tra le ore di lavoro svolte nel corso del tempo e l’insorgenza di sintomi relativi alla depressione.

Lo studio, i cui risultati sono stati diffusi in queste ore sul New England Journal of Medicine, è stata condotta con una ricerca che ha preso in considerazione le informazioni ricavate dall’Intern Health Study.

Gli esperti hanno preso in considerazione 11 anni di informazioni, considerando i dettagli di più di 17mila partecipanti. Hanno così analizzato per tutti i partecipanti agli studi le ore di lavoro svolte, le ore dedicate al riposo e al sonno, i sintomi di depressione riscontrati e lo stato di salute, di cui si è tenuto conto con diversi parametri importanti.

Cosa hanno scoperto gli esperti

È stato osservato che si verificherebbe un incremento dei sintomi di depressione, per un punteggio di 1,8 punti, nelle persone che svolgevano un lavoro che andava dalle 40 alle 45 ore ogni settimana. I punti passavano a 5,2 in coloro che lavoravano per più di 90 ore alla settimana.

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Secondo la ricerca, la maggior parte dei partecipanti alla ricerca che lavoravano per più ore nel corso della settimana aveva dei punteggi così elevati da far pensare ad una diagnosi di depressione, moderata o grave.

Gli esperti spiegano che si tratta di un’analisi che dimostra come, riducendo le ore di lavoro in media, potrebbero diminuire i casi di depressione diagnosticabile. A commentare i risultati dello studio è stata in particolare Amy Bohnert, della Medical School.

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È importante, secondo quanto è stato specificato dall’autrice dello studio, che si possa lavorare di meno, perché solo in questo modo si potrebbe avere più tempo per una maggiore ripresa, affrontando al meglio lo stress che a volte potrebbe essere determinato proprio dalle attività lavorative di ogni giorno.